Il Dipartimento della Famiglia ha pubblicato l’elenco delle istanze ricevibili: si passa alla valutazione. Stanziati 3 milioni di euro, ogni ente potrà ricevere fino a circa 320 mila euro
PALERMO – È stata completata la prima fase del bando per il finanziamento di iniziative e progetti di rilevanza regionale, promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e fondazioni del Terzo settore, per la realizzazione di attività di interesse generale.
Alla pubblicazione dello scorso mese di marzo segue in questi giorni la pubblicazione degli elenchi dei progetti ricevibili e non ricevibili, trasmessi all’assessorato regionale della Famiglia entro la metà del luglio scorso. Si tratta di 210 istanze in tutto, di cui solo 5 non hanno risposto ai requisiti richiesti e sono state considerate irricevibili. Come si legge nel comunicato del dipartimento regionale della famiglia e delle politiche sociali, a firma della dirigente del Servizio 5, Felicia Guastella, e della dirigente generale Maria Letizia Di Liberti, “l’elenco dei progetti ricevibili e la relativa documentazione verranno trasmessi alla Commissione ad hoc istituita per la verifica delle condizioni di ammissibilità e per la successiva valutazione”.
Il bando prevede finanziamenti per tre milioni di euro
Per quanto riguarda le richieste irricevibili, ciò è stato dovuto all’invio oltre il termine di scadenza o all’assenza della documentazione necessaria. Il bando prevede finanziamenti per tre milioni di euro. Ogni ente non potrà ricevere un importo complessivo superiore a 321.125,34 euro.
Gli obiettivi
Gli obiettivi che si vogliono raggiungere attraverso questo avviso sono diversi: promuovere un’agricoltura sostenibile, assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età, fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment di tutte le donne e le ragazze, ridurre le ineguaglianze, anche attraverso la trasformazione degli insediamenti umani, che siano inclusivi, sicuri e sostenibili.
Partendo da queste premesse, i progetti presentati spaziano attraverso attività molto diverse, ma sempre improntate allo sviluppo socio culturale del territorio: sviluppo della cultura del volontariato; integrazione, accoglienza e inclusione socio-lavorativa che partono dall’agricoltura; sviluppo sostenibile del territorio rurale e miglioramento della qualità della vita delle comunità; inserimento socio-lavorativo di persone con disabilità o svantaggiate e di minori in età lavorativa inseriti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale. E ancora, educazione ambientale e alimentare, nonché salvaguardia della biodiversità; valorizzazione del patrimonio, naturale, culturale, enogastronomico e turistico del territorio; promozione e diffusione della responsabilità sociale delle imprese nelle imprese agricole e nelle comunità; sviluppo delle reti associative del terzo settore e rafforzamento della loro capacity building, ed anche doposcuola.
I progetti andranno svolti sul territorio isolano, e la durata delle proposte progettuali non dovrà essere inferiore a 6 mesi e superiore a 12 mesi. Dopo la comunicazione di ammissione a finanziamento, da parte dell’assessorato regionale famiglia, politiche sociali, il progetto dovrà essere avviato entro 30 giorni.
La quota di finanziamento regionale richiesto non potrà superare l’80% del costo totale del progetto approvato. La restante parte di cofinanziamento, pari almeno al 20%, sarà a carico dei soggetti proponenti, i quali potranno avvalersi anche di eventuali risorse finanziarie messe a disposizione da soggetti terzi, pubblici o privati. In questo caso, il cofinanziamento dovrà consistere in un apporto monetario, mentre il cofinanziamento a carico del soggetto proponente o del partner, potrà essere assicurato anche attraverso oneri figurativi (rimborso spese del personale volontario, uso immobili o attrezzature proprie) nella misura massima del 50% del valore complessivo del cofinanziamento stesso.