Economia

Contributi (anche a fondo perduto) per la ristorazione nel 2024: quando inviare la domanda

Bar, pasticcerie e ristoranti potranno ottenere contributi a fondo perduto previsti dal Ministero dell’Agricoltura a supporto delle eccellenze della ristorazione italiana anche nel 2024.

Ecco i dettagli su come e quando fare domanda, i requisiti e gli importi di questo “bonus” per attività economiche della ristorazione.

Contributi a fondo perduto per la ristorazione nel 2024

I contributi a fondo perduto rientrano nel cosiddetto Fondo di parte capitale per il sostegno delle eccellenze della gastronomia e dell’agroalimentare italiano. Il fondo del Masaf ha un valore di 76 milioni di euro e prevede dotazioni per:

  • acquisto di macchinari professionali e altri beni strumentali all’attività d’impresa, nuovi di fabbrica, per ristoranti, pasticcerie e gelaterie (56 milioni di euro);
  • fondo per giovani apprendisti, rivolta ai diplomati under 30 nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospedalità alberghiera (20 milioni di euro).

Come funzionano i contributi a fondo perduto per la ristorazione

Il fondo per “Macchinari e beni strumentali” prevede un incentivo per le imprese di eccellenza nei settori ristorazione, pasticceria e gelaterie. Ristoranti, bar e gelaterie possono ottenere – per l’anno 2024 – un bonus consistente in un contributo a fondo perduto non superiore a 30.000 euro fino a coprire massimo il 70% delle spese totali ammissibili.

Il fondo “Giovani diplomati”, invece, è l’incentivo che finanzia i contratti di apprendistato tra le imprese e i giovani diplomati nei servizi dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera. Anche in questo caso, ciascuna impresa può richiedere un contributo a fondo perduto non superiore a 30.000 euro, fino a un massimo del 70% delle spese totali, per l’assunzione di uno o più giovani diplomati con contratto di apprendistato (di durata compresa tra uno e tre anni).

I requisiti: a chi spettano i fondi

Di seguito i requisiti per accedere ai contributi per la ristorazione del 2024:

  • Fondo Macchinari e beni strumentali/Fondo Giovani Diplomati

Possono richiedere i fondi le imprese operanti nei settori identificati dai codici ATECO 56.10.11 (Ristorazione con somministrazione), 53.10.30 (Gelaterie e pasticcerie) e 10.71.20 (Produzione di pasticceria fresca), regolarmente costituite e iscritte come attive nel Registro delle imprese da almeno 10 anni o che abbiano acquistato negli ultimi 12 mesi prodotti certificati DOP, IGP, SQNPI, SQNZ e prodotti biologici per almeno il 25% (Ristorazione con somministrazione) o il 5% (Gelaterie e pasticcerie) del totale dei prodotti acquistati per lo stesso periodo.

  • Fondo Macchinari e beni strumentali

Per ricevere i contributi per la ristorazione a fondo perduto, i gestori dovranno acquistare beni strumentali:

  • nuovi di fabbrica, organici e funzionali;
  • acquistati alle normali condizioni di mercato da terzi che non hanno relazioni con l’impresa beneficiaria;
  • mantenuti nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno tre anni dalla data di concessione del contributo.

L’agevolazione non ammette le spese sostenute prima della presentazione della domanda, ma solo quelle sostenute e pagate interamente entro 8 mesi dalla data di concessione dei contributi. Bisogna mantenere i beni acquistati nello stato patrimoniale dell’impresa per almeno 3 anni.

  • Assunzione di giovani diplomati

Per i contributi per le assunzioni, serve che i richiedenti assumano giovani diplomati del settore di età tra i 18 e i 30 anni con contratto di apprendistato (durata compresa tra uno e tre anni) in data successiva a quella del contributo.

Come e quando fare domanda

Dopo la sospensione temporanea per l’invio delle domande, la piattaforma per la richiesta di contributi per la ristorazione sarà nuovamente operativa a partire dal 12 marzo 2024 (alle ore 10.00) fino al 13 maggio (alle ore 12.00). La piattaforma si trova sul sito Invitalia. Le domande devono includere la documentazione completa – disponibile nei bandi del Masef – e il richiedente deve essere in possesso di SPID, firma digitale e PEC per inviare la domanda online.

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