Carlo Cattaneo, sociologo, storico, economista, è uno dei maggiori pensatori sociali europei dell’800
Carlo Cattaneo, sociologo, storico, economista, è uno dei maggiori pensatori sociali europei dell’800.
Ma forse proprio perché poliedrico, interdisciplinare, non accademico fu a lungo snobbato dagli accademici. Tanto snobbato che tutto l’apparato culturale – accademico italiano non aveva mai pensato di far tradurre in inglese qualche saggio di Cattaneo.
Fui io, privatamente e a mie spese a curare la prima traduzione in inglese di uno dei saggi più potenti di Cattaneo con una prefazione di Michael Novak che scrive: “Max Weber’s classic paean to the Protestant ethic does not do full justice to the originality of Italian capitalism. And it is not only Weber who has failed to give Italy the accolades it deserves as the birthplace of modern institutions: I mean, for example, the capitalist vitality of the cities of Northern Italy well before the advent of Calvinism; the first modern democratic constitutions (those of Benedictines and the Domenicans); the defense of the rights of civil society, as first set forth by Albertanus of Brescia and St. Tommaso d’Aquino, etc.In this same vein, the graceful and powerful essays on political economy by Carlo Cattaneo (1801-1869) might long ago have taken their place as classics alongside the work of Adam Smith, David Hume, and John Stuart Mill, except for the accident of not having been (until now) translated into English. Thanks to Marco Vitale, one of Cattaneo’s most significant essays appears here in English for the first time: “Intelligence as a Principle of Public Economy” (1861). in lively, penetrating prose, rich in historical detail, and with a magnificent sweep across continents and cultures, Cattaneo self-consciously goes beyond Adam Smith to identify mind – that is, intelligence, and also will – as the main cause of the wealth of nations”.
Dunque, gli intangibili “intelligence” and “will” sono per Cattaneo la chiave dello sviluppo. Quando pubblicai questo saggio in forma bilingue lo distribuii ad alcuni studiosi di importanti università americane.. Ricevetti molte lettere entusiaste. A me capitò di discuterne di persona con Gary Becker, premio Nobel dell’economia proprio sui temi dello sviluppo in relazione ai quali aveva introdotto il concetto di investimento nel capitale umano come fattore di sviluppo. Anche lui ammise che Cattaneo era più avanti di tutta la letteratura americana contemporanea sullo sviluppo.
Il secondo libro è un libro ancora più antico, scritto nel 1458 da Benedetto Cotrugli, imprenditore mercante di Ragusa e attivo a Napoli e Barcellona.
A lungo dimenticato, questo libro, rappresenta, a mio giudizio, uno dei più bei libri di economia d’impresa della letteratura mondiale. Recentemente grazie a dei professori dell’Università di Venezia è stato, per la prima volta, tradotto e pubblicato in inglese . E’ stato anche presentato ad Harvard University suscitando un grande interesse. Anche a seguito di questo successo è stato tradotto in giapponese e sta uscendo in Giappone con una prima tiratura di 4500 copie.
Questo libro è rappresentativo della concezione economica e culturale dei grandi imprenditori italiano che hanno realizzato il successo economico, culturale, sociale delle meravigliose città del Rinascimento italiano, che hanno finanziato lo sviluppo di Firenze, Siena, Venezia, promuovendo non solo attività economiche di grande successo ma opere civili straordinarie (una per tutte: la cupola del Brunelleschi), ospedali, scuole.