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Controcorrente presenta una proposta a Trantino: “A Catania va ridotta la tassa di soggiorno. Misura attuale non è equa”

Controcorrente presenta una proposta a Trantino: “A Catania va ridotta la tassa di soggiorno. Misura attuale non è equa”

La proposta, infatti, prevede l’inserimento di un FlexTax Act così che a tutte le tipologie di strutture ricettive, verrà introdotto una reale progressività dell’imposta

Chi ha minore pressione turistica, dovrebbe pagare una tassa di soggiorno diversa da quella che paga una struttura ricettiva in centro. È questa la proposta mandata direttamente al primo cittadino del capoluogo etneo dal Faro 2 del movimento Controcorrente

“È impensabile – dice l’avvocato Massimo Fiumara, vicecoordinatore regionale del movimento fondato da Ismaele La Vardera – che un turista che spende 15 euro in un campeggio e uno che ne spende 150 in hotel, ad agosto o a gennaio, debbano pagare la stessa tassa di soggiorno”.

Fiumara: “Tassa di soggiorno non rispetta il principio di gradualità in proporzione al prezzo”

Da qui lo schema dove viene proposto, all’amministrazione comunale catanese, una rimodulazione della tassa – che solitamente viene incassata dall’Ente comunale ed è destinata a investimenti in ambito di turismo, manutenzione, utilizzo e recupero dei beni culturali e ambientali e dei relativi servizi pubblici locali – che mira di fatto ad attirare un principio di gradualità. 

“Il Faro 2 di Catania – continua Fiumara – ha trasmesso al sindaco Enrico Trantino e all’amministrazione comunale una proposta di rimodulazione della tassa di soggiorno, accompagnata da una relazione illustrativa. Secondo noi, la situazione attuale presenta criticità che riguardano l’equità e la legittimità della stessa. Non rispetta il principio di gradualità in proporzione al prezzo e questo espone il Comune anche a possibili impugnazioni e quindi a possibili ricadute negative sul bilancio comunale”.

La proposta, infatti, prevede l’inserimento di un FlexTax Act così che a tutte le tipologie di strutture ricettive, verrà introdotto una reale progressività dell’imposta, con criteri chiari di zonizzazione e con benefici per le aree “a minore pressione turistica”, quelle fuori dal centro.

Il modello proposto a Trantino

“Un modello simile – conclude Fiumara – è stato adottato a Siracusa e funziona. La base è la classificazione, e se questa non è possibile  basta prevedere un’aliquota proporzionale sostenibile del 4% sul netto iva. Siamo anche pronti a un confronto immediato con l’amministrazione, l’urgenza è quella di trovare una soluzione condivisa, così da prevenire il rischio di contenziosi che possano portare a conseguenze negative sulla stabilità finanziaria del Comune”.

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