Corrente gratis, furto d'energia a Librino: scatta arresto - QdS

Librino, corrente elettrica “gratis” con allaccio abusivo e 6.000 euro in casa: un arresto

Librino, corrente elettrica “gratis” con allaccio abusivo e 6.000 euro in casa: un arresto

Redazione  |
mercoledì 26 Ottobre 2022

Il 33enne arrestato a Catania avrebbe rubato energia elettrica per un totale di circa 18mila euro.

Durante una serie di controlli anti-droga nel territorio di Librino (Catania), i carabinieri hanno individuato e arrestato un 33enne che otteneva corrente elettrica “gratis” con un allaccio abusivo alla rete pubblica.

Ecco il comunicato divulgato dai carabinieri della compagnia di Catania Fontanarossa, che hanno svolto un servizio di controllo “a largo raggio” con il supporto del Nucleo Cinofili di Nicolosi (CT).

Controlli anti-droga e la scoperta a Librino: 33enne usufruiva illecitamente di corrente elettrica gratis

I militari dell’Arma, anche grazie all’ottimo fiuto dei cani antidroga, hanno trovato – dietro un cespuglio ai pedi di una palazzina sita in viale Moncada – una busta di plastica contenente 255 grammi di hashish, 67 grammi di marijuana e 45 grammi di cocaina, suddivisi in involucri di cellophane.

Nell’ambito dello stesso servizio, i carabinieri, con l’ausilio di personale tecnico di E-Distribuzione, hanno inoltre effettuato una serie di verifiche, dirette a contrastare il fenomeno dei furti di energia elettrica.

In particolare, gli operanti hanno controllato nello stesso viale Moncada l’abitazione di un 33enne agli arresti domiciliari per reati in materia di droga. I militari hanno accertato che l’uomo, attraverso un bypass sul proprio contatore, si era abusivamente allacciato in via diretta alla rete elettrica pubblica.

L’uomo, che si stima abbia rubato corrente per un valore di circa 18.000 euro, è stato quindi arrestato per “furto aggravato”. Il mancato pagamento dell’energia elettrica non è comunque riconducibile allo stato d’indigenza dell’uomo, che al termine della perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 6.000 euro in contanti, nascosti in un comodino della camera da letto. Gli operatori hanno posto il denaro, verosimilmente provento di attività illecita, sotto sequestro.

L’autorità giudiziaria ha convalidato l’arresto e ripristinato la misura degli arresti domiciliari.

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