I controlli hanno evidenziato che la ditta non aveva né le necessarie autorizzazioni alla lavorazione dei metalli.
Attenti controlli da parte della Polizia ferroviaria della Sicilia sono stati effettuati su strada, lungo linea e in 12 centri di raccolta e trattamento di rifiuti speciali e metallici dislocati.
Sono state verificate il possesso delle autorizzazioni all’esercizio dell’attività ed al trattamento dei materiali nonché il rispetto delle normative ambientali e la tracciabilità dei materiali trattati.
A Catania, gli agenti hanno sequestrato, a una locale ditta che si occupa della trattazione dei metalli, oltre 1 tonnellata di rame di dubbia provenienza, in parte già sguainato, bruciato e sminuzzato di cui circa 250 kg sono stati riconosciuti come materiale in uso alla Telecom.
I controlli hanno evidenziato che la ditta non aveva né le necessarie autorizzazioni alla lavorazione dei metalli, né la documentazione per risalire alla tracciabilità del materiale.
A seguito degli esiti degli accertamenti, i poliziotti hanno denunciato la rappresentante legale della ditta per i reati di attività di gestione e combustione illecita dei rifiuti e ricettazione.
Un uomo, di origini ghanesi, addetto alla movimentazione dei metalli, è stato invece deferito all’Autorità Giudiziaria per segnalazioni pregresse inerenti la contraffazione di documenti per il rilascio del permesso di soggiorno che, nella circostanza, gli è stato ritirato.