
Il 24enne di Scicli e suo padre raccontano gli ostacoli di un percorso lungo una vita: dai permessi negati alle “trasferte”
di Biagio Tinghino
SCICLI (RG) – “Il mio sogno è sempre stato quello di poter respirare bene, di vivere senza tutte le difficoltà che affronto quotidianamente e, un giorno se e quando mi sarà concesso, di avere anche una famiglia”. Esordisce così, durante un’intervista per il QdS, Giacomo Fidone, giovane ragazzo sciclitano di 24 anni, affetto da fibrosi cistica del pancreas.
Per un malato di fibrosi cistica, aerosol, fisioterapia respiratoria, terapia antibiotica, flebo, ricoveri ospedalieri sono l’unico modo per stare bene. Chi è affetto da questa malattia vive e cresce con le terapie, che diventano una parte importante e molto impegnativa delle sue giornate.
Non si tratta di terapie da seguire e medicine da prendere solamente in un periodo in cui non si sta bene, ma sono cure da fare per tutta la…
