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Palermo, convocata in città l’Assemblea pastorale

redazione

Palermo, convocata in città l’Assemblea pastorale

giovedì 09 Gennaio 2020

L’annuncio è arrivato dall’arcivescovo Corrado Lorefice. Appuntamento il 25 e il 26 gennaio. Un momento di confronto pensato per dare voce ai valori, anche attraverso l’arte

PALERMO – Un’Assemblea pastorale della Chiesa cittadina si terrà il 25 e 26 gennaio prossimi. Ad annunciarla è stato l’arcivescovo Corrado Lorefice al termine della tradizionale celebrazione eucaristica che si è tenuta ieri a Palazzo delle Aquile. “Oggi – ha detto – consegno in forma simbolica l’invito al sindaco Leoluca Orlando all’Assemblea pastorale della Chiesa di Palermo”.

Un’Assemblea, come sottolineato dallo stesso arcivescovo Lorefice, pensata sia come una convocazione per i rappresentanti del mondo ecclesiastico del palermitano che come un appello per “tutti gli uomini di buona volontà”. Due giorni con momenti di ascolto, testimonianze e incontri in cui si darà voce ai valori “attraverso l’arte”. A dare disponibilità sono stati Salvo Piparo e Ficarra e Picone, “non perché dobbiamo attirare, ma perché oggi dobbiamo diffondere con i vari linguaggi i valori del Vangelo, perché insieme si possa costruire la città degli uomini nel segno della pace e dell’accoglienza”.

“Non attendetevi – ha aggiunto – solo un invito formale, ma condividiamo questi grandi valori perché così saremo davvero servitori della nostra amata città, della nostra terra”.

Durante l’omelia di Palazzo delle Aquile, Lorefice ha poi speso parole importanti per ricordare la figura di Piersanti Mattarella, presidente della Regione siciliana ucciso dalla mafia di cui il 6 gennaio si sono celebrati i quarant’anni dell’assassinio. “Mattarella – ha detto – era un uomo giusto che somiglia molto all’immagine dell’amministratore secondo Dio del salmo 72, che governa con giustizia e diritto, operatore di pace, seminatore di dialogo politico. Un uomo che da discepolo di Gesù e da sognatore di verità e di giustizia e di pace voleva governare secondo il sentire di Dio”.

“Voleva contribuire – ha aggiunto – a realizzare nella sua terra il ‘riscatto dalla violenza e dal sopruso’. Mattarella sognava che la sua terra potesse diventare ‘una Sicilia con le carte in regola’. Ma agli occhi di Dio e agli occhi degli uomini è prezioso il suo sangue versato, efficace la sua energia di riscatto, già nei nostri cuori come anche nelle istituzioni che serviamo e nelle città che abitiamo della sua e nostra amata Isola. Ciascuno di noi ne segua le orme”.

E l’Assemblea pastorale convocata per la fine di gennaio può rappresentare un primo passo di questo percorso virtuoso per risollevare Palermo e la Sicilia.

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