Unci Sicilia protagonista dell’evento al Parco Archeologico di Selinunte (Tp). Confermata l’importanza dell'alternanza scuola-lavoro nella formazione degli studenti
CASTELVETRANO (TP) – La cooperativa può essere risorsa per l’occupazione dei giovani siciliani e per lo sviluppo del territorio.
È questo il messaggio inviato dal Parco Archeologico di Selinunte (Tp) durante la giornata congiunta di formazione, promossa per l’Ordine dei Commercialisti e dei Consulenti del Lavoro, per l’Ordine degli Avvocati di Marsala e Trapani, a cui hanno preso parte anche gli studenti dell’Istituto Superiore “G.B. Ferrigno – V. Accardi” di Castelvetrano (Tp).
L’appuntamento ha confermato l’importanza del ruolo svolto dai programmi di alternanza scuola-lavoro nella formazione degli studenti e la necessità di importanti riflessioni sul tema delle cooperative sul piano legislativo.
“Abbiamo messo tanta energia nell’organizzazione di questo incontro – ha dichiarato ad apertura dei lavori Giovanni Messina Denaro, responsabile Unci Valle del Belice – un evento interessante sia per gli alunni che per i commercialisti. La sede in cui siamo riuniti rappresentato poi un pregio, per questo ringrazio la Soprintendenza per la concessione di questo spazio all’interno del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa”.
Ha chiesto di credere nei giovani Francesco Spanò, professore di Economia Aziendale alla “Ferrigno-Accardi”: “Siamo qui perché crediamo nei giovani come volano di sviluppo. Dobbiamo guardare ai ragazzi perché sono il nostro futuro. Credo nella formazione, perché questi giovani prenderanno il nostro posto nell’amministrazione, nella politica e nelle professioni. L’alternanza scuola lavoro è fondamentale – ha spiegato il docente – a voi commercialisti dico semplicemente ‘aprite le porte’. Se non viene la scuola, aprite voi le porte e cercate un incontro con la scuola. Serve una buona formazione per farci circondare da aziende attive, quindi creare lavoro che tratterà, anche, i nostri ragazzi in Sicilia”.
L’appuntamento congiunto organizzato da Unci con la collaborazione dell’Odcec di Marsala, l’Ordine degli Avvocati di Marsala, l’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Trapani, Associazione Avvocati Valle del Belice con il patrocinio della Città di Castelvetrano (Tp), la Camera di Commercio di Trapani e il coinvolgimento dell’Agenzia delle Entrate ha espresso bene il concetto di cooperazione tra enti.
“L’evento di oggi – ha evidenziato Caterina Buffa, Dirigente Scolastico dell’ISSITP “G.B. Ferrigno V. Accardi” – è realizzazione dell’azione di cooperazione. Quando il professore Spanò mi ha proposto l’approfondimento di questo aspetto didattico, che per noi è argomento curricolare primario, abbiamo scelto, in particolare, di portare il tema al di fuori della scuola. Lo abbiamo fatto per dimostrare ai ragazzi come, proprio la cooperazione tra gli enti, porta alla crescita del nostro territorio. Avere fini comuni, saper avviare scelte comuni, vuol dire porsi degli obiettivi disinteressati, quindi operare per il benessere collettivo della comunità. Oggi facciamo formazione ai nostri ragazzi e ai professionisti, credo sia una delle cose più belle realizzate fino ad oggi, ed è un successo creato cooperando”.
Ai saluti del presidente nazionale Unci, Andrea Amico, hanno fatto seguito gli interventi dei rappresentanti degli ordini professionali presenti al Parco Archeologico di Selinunte: “Nel post pandemia possiamo riallacciare rapporti di collaborazione importanti per i nostri distretti, ma anche con la scuola – ha dichiarato il presidente dell’Ordine dei commercialisti di Marsala Ignazio Urso -. Annuncio la firma di un protocollo d’intesa che ci avvicina alla “Ferrigno-Accardi”. Un protocollo di cui dobbiamo fare tesoro per la collaborazione generale tra ente pubblico, scuola e istituzione. La nostra costituzione all’articolo 45 parla del riconoscimento alla funzione sociale alla cooperazione, senza fine di speculazione privata. La cooperativa è una delle forme più democratiche del sistema societario italiano, dove, a seconda del tipo, lo scopo principale è quello di soddisfare il bisogno dei soggetti. Quindi assicurare lavoro ai soci, assicurare migliori servizi. Nella cooperativa non comanda il capitale, ma il peso personale e individuale di ogni socio”.
È intervenuto brevemente sulla riforma Cartabia e la riforma del terzo settore, Tancredi Bongiorno, dell’Ordine degli Avvocati di Marsala. “La nuova riforma della giustizia ci ha come riportato sui “banchi di scuola”, c’è stato un rinnovo totale delle procedure. La formazione, se fatta in maniera serie e autorevole come oggi, è però un supporto da cui tutti i professionisti possono trarre beneficio. In un momento particolare come quello che stiamo avendo, dove è azzerato il tessuto imprenditoriale, economico, sociale e civile, ritengo poi che la riforma del Terzo settore possa essere una spinta verso un rilancio economico dei territori dove operiamo da professionisti. Dobbiamo farci trovare preparati e aggiornati”. “Ho fatto il giro degli istituti del nostro comprensorio – ha poi dichiarato Leonardo Giacalone, dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Marsala – e posso confermare la presenza di insegnanti di altissimo livello. Parlare dei giovani è importante a prescindere dal tema; portare il mondo del lavoro a scuola è qualcosa che abbiamo fatto e vogliamo continuare a fare, come in questo incontro”.
Ha ribadito l’importanza del confronto tra gli operatori del diritto il presidente dell’Associazione degli avvocati della Valle del Belice, Salvatore Accardo: “Ci troviamo in una contesto di riforme fondamentali anche in materia di cooperativa, non è solo necessario fermarsi allo studio dottrinale, ma serve il confronto tra gli operatori di diritto. Perché solo così nasce la vera formazione”. Raffaele Marcello, del Dipartimento Scienze Aziendali, Managements & Innovation System (Disa-Mis) dell’Università degli Studi di Salerno, è revisore legale-commercialista, ed è intervenuto al convegno affrontando alcuni temi peculiari riguardanti le coop. “L’analisi quantitativa dell’azienda non può essere raccontata dai nuovi strumenti telematici. Gli addetti ai lavori sanno redigere i bilanci, ma oggi si finisce per confezionare documenti che dicono bene poco sulla realtà sociale di un sistema cooperativistico, che dovrebbe essere esposto più da un punto di vista qualitativo. Il bilancio sociale deve offrire informazioni aggiuntive sui modelli di sostenibilità. Un grande plauso va alla legge del Terzo settore, che punterà a confezionare tutti i modelli organizzati con presupposti diversi, per introdurre un punto di vista contabile comune, ma credo la situazione si complichi perchè si è voluto dare all’informativa contabile una rigorosità a mio parere eccessiva”.
L’accesso ai benefici fiscali è una delle componenti su cui contano le cooperative di tutta Italia. “Lo scopo dell’attività delle cooperative è il beneficio comune dei soci, ma non tutte le cooperative possono avere agevolazioni fiscali – ha spiegato Giuseppe Romano, capo ufficio grandi contribuenti della Direzione Regionale Agenzia delle Entrate Sicilia -. Nel caso delle cooperative a mutualità prevalente, il legislatore ha previsto il superamento dei due principi che sanciscono la mutualità per due anni consecutivi, senza perdere i benefici fiscali. Tuttavia mi domando, se per due anni la coop non riesce a conferire prodotti nella misura richiesta e per non morire deve venire meno ai suoi obblighi di legge, sarebbe opportuno un ragionamento a livello centrale per riformulare la legge”.
Cooperative di agricoltura e pesca, che sono una peculiarità italiana, compreso il Sud del paese, permettono un ricambio generazionale, come evidenziato nell’intervento del Presidente Unci Agroalimentare, Gennaro Scognamiglio: “La cooperativa nasce nel Dopoguerra per dare una spinta alla ricostruzione, un nuovo modello socio-economico e di opportunità lavorativa. Dopo oltre settant’anni le coop del settore agricolo, insieme a quelle della pesca, hanno dimostrato una certa vivacità grazie all’ingresso della tecnologia. L’innovazione ha avviato un ricambio generazionale importante, perchè il lavoro di fatica è stato ridotto in agricoltura e attrae giovani. In questi due anni di pandemia – ha evidenziato Scognamiglio – i giovani hanno trovato maggiore piglio e si sono dimostrati pronti a recepire anche strategie di intelligence e marketing per l’attività di cooperativa agricola”.
Alternanza scuola-lavoro, ripartire dalle competenze
Durante l’incontro è intervenuta, raccogliendo tra l’altro il consenso e il plauso dei professionisti presenti, Monica Mirabile, studentessa della 4 B dell’ISSITP “G.B. Ferrigno V. Accardi” di Castelvetrano (Tp).
“La nostra scuola e la nostra classe ha svolto diversi Pcto (Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) e sono stati incontri in presenza molto importanti perchè hanno permesso un confronto dal vivo dopo anni di lontananza”.
La studentessa ha ringraziato i docenti della “Ferrigno-Accardi” coinvolti nel programma di alternanza scuola-lavoro e salutato con affetto il professore Spanò, prossimo al pensionamento.
“Tra i progetti più interessanti di Pcto c’è stato quello con la Banca d’Italia – ha aggiunto Mirabile -, un’esperienza che ci ha permesso di migliorare le nostre competenze di educazione finanziaria, oltre che inserirci per la prima volta nel mondo del lavoro. Tra i temi più importanti che ho avuto modo di approfondire c’è il greenwashing, il cosiddetto ecologismo di facciata dietro cui si nascondono quelle aziende che non intervengono realmente con azioni di finanza sostenibili”.
Nella foto: da sinistra Romano, Scognamiglio, Amico, Messina Denaro, Marcello, Spanò e Buffa