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Copa Cogeca: pacchetto vino, testo non ad altezza aspettative

Copa Cogeca: pacchetto vino, testo non ad altezza aspettative

Anche se è comunque un passo avanti per rilancio settore

Roma, 5 dic. (askanews) – Il testo del pacchetto vino concordato nel trilogo costituisce un segnale importante a sostegno del settore vitivinicolo dell’UE, che sta affrontando le sue crisi più gravi e segna un miglioramento significativo rispetto alla proposta iniziale. Ciononostante, “è deplorevole che diversi elementi chiave che avrebbero potuto rafforzare il testo non siano stati mantenuti”. Così il Copa e la Cogeca in una nota.

Tra le note positive, il fatto che diverse misure incluse nel pacchetto contribuiranno alla ripresa del settore dalla crisi che sta attualmente attraversando. I miglioramenti del testo, come la possibilità di utilizzare il sostegno dell’UE per l’estirpazione, l’estensione della durata delle attività di promozione, i miglioramenti nel cofinanziamento per l’adattamento ai cambiamenti climatici, per il contrasto alla Flavescenza dorata e per gli investimenti nell’enoturismo, sono tutti risultati positivi. Inoltre, la nuova denominazione “a ridotto contenuto alcolico” per i vini dealcolati “segna uno sviluppo positivo sia per i produttori di vino che per i consumatori”.

Tuttavia, il Copa e la Cogeca sottolineano la mancanza di una disposizione che consenta il riporto dei fondi non spesi all’esercizio finanziario successivo e dell’esclusione delle cooperative dai tassi di cofinanziamento più elevati. “Queste carenze limiteranno inevitabilmente il potenziale positivo complessivo del pacchetto vino”, spiegano.

Alla luce dell’esito di questo trilogo, il Copa e la Cogeca chiedono inoltre la rapida approvazione dell’accordo da parte sia del Consiglio che del Parlamento europeo, che sarà essenziale per un’attuazione tempestiva ed efficace del nuovo quadro. Chiedoo anche di garantire che queste innovazioni positive rimangano in vigore anche dopo la fine dell’attuale PAC e sottolineano che alcune misure “non incluse ma che potrebbero supportare significativamente i viticoltori, come il riporto dei fondi non spesi, l’ulteriore estensione delle attività promozionali e la possibilità per le cooperative di beneficiare dei tassi di cofinanziamento più elevati, dovrebbero essere integrate nelle future revisioni delle normative pertinenti”.