Coppa Italia alla Juventus, Andrea Pirlo, "Mi riconfermerei" - QdS

Coppa Italia alla Juventus, Andrea Pirlo, “Mi riconfermerei”

redazione web

Coppa Italia alla Juventus, Andrea Pirlo, “Mi riconfermerei”

giovedì 20 Maggio 2021

Contentino ai bianconeri: battuta l'Atalanta 2-1. Mascherine e "normali" scontri tra ultras. L'allenatore lancia un messaggio ad Agnelli. Per restare. E domenica c'è Bologna, decisiva per la Champions

Alla fine, dopo la magra figura per il flop di Superlega e lo scudetto all’Inter, un piccolo contentino per Andrea Agnelli è finalmente arrivato, con la sua Juventus che ieri sera, nella finale di Reggio Emilia, ha conquistato la Coppa Italia battendo l’Atalanta per 2-1.

I bianconeri sono andati a segno con Kulusevski (31′) e Chiesa (41′), mentre Malinovskyi (41′) aveva firmato il provvisorio pareggio bergamasco nel match.

“Normali” scontri tra ultras

Tra tamponi, maschere, striscioni e qualche tensione, in campo e fuori, con la finale di ieri il calcio è sembrato tornare alla “normalità”, anche se solo con 4.300 spettatori e il ministro Speranza che ha firmato anche un prolungamento del coprifuoco.

E un’ora prima del fischio d’inizio una sessantina di ultras della Juventus, sprovvisto di biglietto, ha aggredito i tifosi bergamaschi anche con un paio di bombe carta.

Pirlo, mi riconfermerei

“Certo che mi riconfermerei. Io vorrei continuare, deciderà la società”.

Lo ha detto l’allenatore bianconero Andrea Pirlo dopo aver conquistato la Coppa Italia in una stagione in cui l’altro trofeo è stato la Supercoppa.

Ma il bottino, in un’annata con tante ombre e con la qualificazione alla Champions appesa ad un filo, potrebbe non bastare per mantenere la panchina anche nella prossima stagione.

“Amo allenare – ha detto Pirlo – e amo questa società. Io mi riconfermerei, deciderà la società. Mi sembra comunque prematuro pensare al futuro e alla prossima stagione. Abbiamo ancora una partita da giocare, dobbiamo vincere per sperare di entrare in Champions League. Dobbiamo dare il massimo, anche se non tutto dipende da noi”.

Un anno di difficoltà

“Quest’anno – ha aggiunto il tecnico bianconero – ci sono state tante difficoltà. Queste vittorie non possono cancellare gli alti e bassi che abbiamo avuto. I problemi nello spogliatoio? Solo gossip, non c’è stato mai nessun problema con i ragazzi”.

Domenica la sfida di Bologna

Domenica la Juve va a Bologna nell’ultima giornata di campionato. Per conquistare l’ingresso in Champions i bianconeri devono vincere e sperare che l’Atalanta non perda con il Milan.

“L’Atalanta gioca sempre un calcio offensivo, non dobbiamo certo dirle noi come deve giocare. Affronterà l’ultima partita al meglio, come ha sempre fatto”.

La cronaca della partita

L’Atalanta parte col piede sull’acceleratore e dopo due minuti va vicinissima al gol con Palomino, che calcia su Buffon da pochi passi. La Juve soffre, perde palloni a ripetizione e fatica a arginare gli uomini di Gasperini, che viaggiano a velocità impressionante.

Pessina dialoga con Zapata e viene fermato in area di rigore da Rabiot in maniera robusta, per l’arbitro Massa non è rigore. DeLigt al 18′ rischia un retropassaggio che diventa una chance per Zapata, deve rimediare Buffon. Al 25′ è Freuler a cercare la porta, senza precisione, da posizione defilata.

La Juve è in trincea, ma alla prima occasione colpisce. Cuadrado recupera palla nel contrasto con Gosens, la ripartenza bianconera non è lineare ma il pallone arriva a Kulusevski: sinistro delizioso dal vertice dell’area, Gollini può solo guardare e 1-0. L’Atalanta incassa il colpo e riparte con il solito ritmo infernale. Il pressing ossessivo dà frutti al 41′ quando Rabiot, assediato, perde palla in uscita dalla trequarti. L’Atalanta innesca Malinovskyi che dal limite dell’area spara di sinistro: 1-1.

L’avvio di ripresa propone un copione diverso, anche la Juve alza il baricentro e cerca il recupero del pallone nella metà campo avversaria. L’atteggiamento aggressivo dei bianconeri produce due colossali occasioni tra il 56′ e il 60′.

Kulusevski si vede negare la doppietta da Gollini, Chiesa invece stampa sul palo un assist delizioso di Ronaldo. L’esterno non sbaglia al 72′, quando corona una splendida combinazione con Kulusevski: scambio, difesa bucata, palla in rete per il 2-1. L’Atalanta avrebbe tempo per reagire ma i bergamaschi non hanno idee né trovano spazi.

Buffon rimane inoperoso fino al fischio finale e la Juve alza la Coppa.

La quattordicesima.

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