Chiuso per cinque giorni dal questore di Palermo, Maurizio Calvino, un bar della provincia, dove lo scorso 29 giugno alcuni clienti, appartenenti a una squadra sportiva locale, avevano ripetutamente intonato un coro omofobo e denigratorio nei confronti di un altro avventore.
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L’episodio e i cori omofobi
La vittima, in quell’occasione, si era rivolta al titolare del locale per chiedere un suo intervento e quest’ultimo, dopo aver ‘consigliato’ alla persona presa di mira di reagire da sola e passare alle vie di fatto, aveva chiesto al gruppo di smetterla. Una richiesta, però, sottolineano dalla Questura di Palermo, fatta senza una “reale convinzione”. Uno degli atleti si era giustificato dicendo che quel coro era il modo scelto per festeggiare una vittoria sportiva. Il provvedimento, notificato dai carabinieri e con decorrenza dal 18 ottobre, è stato istruito dalla divisione di Polizia amministrativa e sociale della Questura.
Dalla Questura: “L’episodio richiama potenziali turbative dell’ordine pubblico”
“Oltre alla sussistenza dei presupposti in materia di sicurezza pubblica, intesa anche nella sua accezione di incolumità psichica della persona offesa – spiega la Questura di Palermo -, l’episodio preso in esame richiama altresì potenziali turbative dell’ordine pubblico, avendo il gruppo sportivo utilizzato il locale quale sede per denigrare una persona di orientamento omosessuale”.

