I nuovi contagi in Sicilia non crescono più in modo esponenziale, ma crescono: nel bollettino di oggi sono 1.729 i nuovi positivi registrati, 22 in più rispetto a ieri, su 9.274 tamponi effettuati, quasi mille meno di ieri.
Diminuiscono anche i morti, 23, che portano il totale a 860, mentre il numero dei pazienti ricoverati registra un lieve incremento, 1.677 (+ 17) di cui 215 in terapia intensiva (+ 5).
Due nuove zone rosse
Oggi si registrano anche due nuove zone rosse istituite dal presidente della Regione Musumeci dopo l’allarme lanciato dai sindaci per l’aumento del numero dei contagi: Misilmeri, in provincia di Palermo, e Bronte, nel Catanese, dove il primo cittadino, l’ottantunenne ex senatore Pino Firrarello, è in quarantena dopo esser risultato positivo.
Un nuovo cluster viene segnalato nuovamente anche nell’Oasi Maria Santissima di Troina, centro ad alta specializzazione dell’Ennese che assiste disabili gravi, già dichiarato nei mesi scorsi zona rossa con oltre cento contagi tra degenti e personale. A quel periodo risale la storiaccia del dipendente che violentò, mettendola incinta, una disabile.
Questa volta sono 32 i nuovi positivi: 27 ospiti della struttura, tre operatori e due manutentori.
Buone notizie dal Civico di Palermo
Buone notizie invece dal Pronto soccorso dell’ospedale Civico di Palermo, dove due giorni fa 18 tra medici e infermieri erano risultati positivi.
“I tamponi eseguiti sugli altri sanitari del reparto sono tutti negativi. Credo si possa dire che il focolaio è stato contenuto” ha detto Massimo Geraci, direttore dell’area di emergenza dell’ospedale.
Ma il personale ha lanciato egualmente un grido d’allarme: “Siamo stanchi, sfiniti sia fisicamente sia psicologicamente. Ai turni massacranti si aggiunge un carico emotivo pesantissimo. Assistiamo anche i nostri colleghi contagiati, uno di appena 36 anni sta per essere trasferito in terapia intensiva per difficoltà respiratorie. E ogni giorno ci chiediamo se toccherà a noi”.
Lo screening di massa
Prosegue intanto lo screening di massa promosso dal governo regionale in collaborazione con Anci Sicilia e le amministrazioni comunali, attraverso l’impiego dei tamponi rapidi. Anche oggi sono oltre quaranta le città siciliane in cui procede la campagna sul primo target individuato rappresentato dalla popolazione scolastica (personale docente, non docente, studenti e propri nuclei familiari) che può fare accesso ai drive-in per sottoporsi volontariamente e gratuitamente al test.
L’obiettivo è quello di monitorare costantemente la situazione per scongiurare una eventuale chiusura delle scuole.
Orlando, i palermitani rispettano i divieti
“Voglio esprimere apprezzamento per i palermitani che hanno compreso che non occorre rispettare i divieti, occorre fare di più, rispettare il diritto alla salute e alla vita di tutti. Le ordinanze che impediscono di bivaccare lungo il litorale della città sono state rispettate e i controlli fatti nei mercatini rionali dimostrano che anche lì vi è stato un sostanziale rispetto delle norme di prevenzione. Non abbassiamo la guardia”.
Lo ha detto il sindaco di Palermo Leoluca Orlando.
“Ci aspetta un periodo molto lungo – ha aggiunto – per uscire da questo tunnel della pandemia. Occorre la responsabilità di tutti, così come occorre che i ministri Speranza e Azzolina, e il presidente della regione Musumeci che hanno assunto l’impegno di controllare, verificare, informare, mantengano i propri impegni. In particolare quello di dedicare attenzione alla scuola, attraverso uno screening di massa che vada a individuare eventuali positivi asintomatici”.
Sospendere pagamento mutui dei Comuni
“Si sospenda per almeno un anno il pagamento dei mutui da parte dei Comuni, che così potranno disporre di alcune risorse in più per sostenere i tanti in ginocchio a causa della crisi da covid”.
E’ la proposta di Gino Ioppolo, sindaco di Caltagirone e coordinatore regionale di DiventeràBellissima, al Governo nazionale e all’Anci nazionale e regionale: attualmente gli enti locali vivono condizioni finanziarie precarie come riflesso della grave situazione economica dei cittadini che non riescono a pagare i tributi locali.
Secondo Ioppolo la misura sarebbe “a costo zero per lo Stato e con scarse refluenze sugli istituti di credito”.

