Coronavirus, Anthony Fauci smentisce Donald Trump - QdS

Coronavirus, Anthony Fauci smentisce Donald Trump

redazione web

Coronavirus, Anthony Fauci smentisce Donald Trump

martedì 05 Maggio 2020

"Non ci sono prove scientifiche che il virus sia stato creato in laboratorio". L'immunologo teme invece, senza misure appropriate, una seconda ondata di contagi in Usa. Vietate le testimonianze al Congresso. Nancy Pelosi, "il Presidente teme la verità"

In un’intervista rilasciata alla prestigiosa rivista National Geographic, Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases degli Stati Uniti e capo della task force della Casa Bianca per l’emergenza covid-19, ha di fatto smentito quanto affermato in questi giorni dal presidente Usa Donald Trump e dal segretario di Stato americano Mike Pompeo in merito all’origine in un laboratorio cinese del coronavirus.

In realtà quella di Trump appare una forzatura politica: il presidente Usa sta cercando di crescere nei sondaggi elettorali raccogliendo il consenso dei complottisti e di chi ama scaricare la responsabilità su chiunque non sia americano. Le affermazioni recise di Trump e Pompeo non trovano però riscontro nemmeno nei rapporti ufficiali dei servizi segreti, che, in un comunicato, hanno sottolineato come il virus non sia stato creato dall’uomo né manipolato.

“Non ci sono prove scientifiche” ha detto Fauci, che il virus sia stato creato in laboratorio.

Trump aveva invece affermato di avere le prove sull’origine del virus in un laboratorio di Wuhan e Pompeo aveva parlato di “indizi enormi” contro la Cina, che avrebbe prima creato il virus e poi nascosto le prove della sua diffusione.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, invece, “il coronavirus è di origine naturale” e il pensiero è condiviso da Fauci.

“Se si guarda – ha detto Fauci – all’evoluzione del virus nei pipistrelli e a cosa c’è là fuori adesso”, l’evidenza scientifica “è fortemente incline a pensare che il virus non avrebbe potuto essere manipolato artificialmente o deliberatamente: questo virus si è evoluto in natura e poi ha saltato specie”.

A preoccupare l’immunologo statunitense è invece il rischio di una seconda ondata di contagi nel prossimo autunno se gli Stati Uniti non riusciranno a contrastare in maniera efficace la diffusione del virus entro l’estate.

“Non credo ci sia la possibilità che questo virus sparisca. E’ in circolazione e, se ne avrà l’opportunità, ritornerà”.

Trump vieta testimonianze task force covid al Congresso

Intanto, ai membri della task force della Casa Bianca sul Coronavirus è stato vietato di testimoniare al Congresso questo mese.

La stampa americana cita nuove direttive impartite dall’amministrazione Trump.

Ai membri della task force è stato chiesto di non accettare eventuali inviti a partecipare ad udienze in Congresso nel mese di maggio, mentre ad altre agenzie che partecipano alla risposta all’epidemia è stato consigliato di limitare il numero delle udienze cui prendono parte.

Alti funzionari dell’amministrazione sostengono che chi combatte in prima linea contro la pandemia deve concentrare attenzione e risorse sugli sforzi da mettere in campo e non usare tempo prezioso per rendere testimonianze.

“Stiamo spiegando alle agenzie che in questa fase senza precedenti le nostre risorse devono essere dedicate al Coronavirus”, ha dichiarato un alto funzionario citato da The Hill.

Nancy Pelosi, “Trump teme la verità”

“Forse hanno paura della verità”.

Così Nancy Pelosi ha commentato la mossa della Casa Bianca che ha ordinato agli scienziati che fanno parte della task force contro il coronavirus di non accettare inviti alle audizioni al Congresso senza l’approvazione del capo dello staff Mark Meadows.

“Dobbiamo stanziare risorse e per farlo ogni legge deve partire dalla Camera e abbiamo bisogno di avere le informazioni sulla base delle quali agire”, ha detto ancora la Speaker democratica spiegando la ragione delle audizioni alla Camera.

Pelosi ha poi sottolineato che Meadows, che ha lasciato il Congresso pochi mesi fa per andare alla Casa Bianca, sa bene come i democratici “insistano in modo molto severo sulla verità”.

“Forse loro hanno paura della verità”, ha aggiunto.

La mossa del capo dello staff di Trump è arrivata dopo che nei giorni scorsi aveva già suscitato polemiche la decisione di non autorizzare la testimonianza di Anthony Fauci, il direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, questa settimana alla Camera.

E se Pelosi ricorda come questo atteggiamento sia “business as usual” per l’amministrazione Trump che ha bloccato tutte le testimonianze alla Camera durante l’inchiesta di impeachment, la Casa Bianca giustifica la mossa affermando che i membri della task force devono “massimizzare i loro sforzi nella risposta” alla “straordinaria crisi in corso” e quindi non possono impiegare tempo nel preparare le testimonianze al Congresso.

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