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Coronavirus, Confelp chiede a Conte sostegno per le aziende del settore agricolo


Il Segretario Generale di Confelp, Salvatore Orlando, ha scritto una lettera al premier Giuseppe Conte con la quale avanza delle proposte per il sostegno alle aziende del settore agricolo colpite dalla crisi derivante dall’epidemia di covid-19.
“Nel mondo del Lavoro, da Noi rappresentato – scrive Orlando nella lettera – tante sono le difficoltà contingenti l’emergenza medica in atto. A riguardo del mondo dell’agricoltura e dei datori di lavoro in campo agricolo, rappresentato dalla Nostra Federazione Fed.Agri.D. (Federazione Agricola Datoriale), la crisi legata alla diffusione del Covid-19 ha parecchio influenzato le Aziende, sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista operativo, sia dal punto di vista psicologico. Nel settore agricolo il peso dell’attuale momento di stallo è, a causa dell’alta stagionalità e della deperibilità dei prodotti, tangibile e destinato a portare effetti di lunga durata, con la messa in ginocchio di quelle imprese (tante, tantissime), che con sacrificio esportano i prodotti e vedono oggi una notevole riduzione degli ordini da parte dei clienti esteri. E lo stop ai mercati rionali e alle mense sta mettendo in crisi le aziende ortofrutticole di tutta Italia, con stock di prodotti freschi invenduti in magazzino e destinati, così e a breve, al macero”.
“Questa, per il Paese – continua la lettera -, è certamente ‘l’ora più buia’, come sottolineato dal Premier Conte citando Winston Churchill. Ed è sicuramente l’ora in cui lo Stato deve stringersi attorno ai suoi Cittadini, dando non solo la protezione in ambito sanitario, ma salvaguardando in maniera efficace e forte la sopravvivenza del tessuto di micro, piccole e medie imprese, che compongono la spina dorsale della Nostra Nazione con forza trainante. A Nostro avviso sarebbe fondamentale ragionare su misure di riduzione della pressione fiscale. Al di là delle forme di sostegno al reddito, della cassa integrazione, della moratoria ai finanziamenti delle imprese concordata con l’Abi, vi è la necessità di mettere in atto azioni di rinvio delle scadenze fiscali per le imprese, con un alleggerimento del carico mediante eventuali rateizzazioni dei versamenti. In più, anche in termine di adempimenti burocratici sarebbe auspicabile lo slittamento delle scadenze, come già disposto dal Mef relativamente agli adempimenti fiscali, anche di quelle previdenziali”.
“In questa difficile fase – conclude la lettera – la cosa più importante è la coesione e il lavoro congiunto tra Governo, Pubblica Amministrazione, Parti Sociali, Imprese, Lavoratori e società civile. Come Confederazione siamo certi che solo stando uniti, ognuno per le proprie competenze e responsabilità ovviamente, sarà possibile uscire dal tunnel nel quale ad oggi ci troviamo e che, diversamente, rischia di intrappolare la Nostra Nazione nello sconforto e nell’isteria collettiva. Come Confelp Ci siamo, siamo presenti, ascoltiamo le istanze e le domande dei Nostri Iscritti, e cerchiamo di dare delle risposte, nei fatti, manifestando non solo la vicinanza e la solidarietà, ma cercando di poter apportare quelle proposte necessarie affinché nessuno resti indietro e, Tutti insieme, si esca dal guado nel quale, oggi, ci troviamo ma che, siamo certi, riusciremo a passare con le azioni responsabili messe in atto da parte di Tutti Noi”.