Coronavirus, corsa contro il tempo per nuovi posti in terapia intensiva - QdS

Coronavirus, corsa contro il tempo per nuovi posti in terapia intensiva

Coronavirus, corsa contro il tempo per nuovi posti in terapia intensiva

venerdì 27 Marzo 2020

Cimo, sindacato dei medici, insiste su carenza Dpi: “Mancano anche guanti e camici le Istituzioni si attivino”. L’assessorato regionale alla Salute al QdS: “Entro il 20 aprile 587 unità e 2.798 posti letto che vanno ad aggiungersi alla dotazione già esistente”

La Sicilia ha superato i 1000 contagi. Dall’inizio dei controlli, come riferito dalla presidenza della Regione siciliana, i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono stati 9.658. Di questi sono risultati positivi 1.164 pazienti (170 in più nelle ultime 24 ore), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 1.095 persone. Sono 414 i ricoverati, di cui 68 in terapia intensiva, mentre 681 sono in isolamento domiciliare, 36 guariti e 33 deceduti (1 ad Agrigento, 2 a Caltanissetta, Palermo e Siracusa, 4 a Messina, 6 a Enna e 16 a Catania). Gli attuali positivi vedono il triste primato della provincia di Catania con 321 contagiati, poi Messina con 212, e quindi Palermo con 197 contagiati.

La Segreteria regionale del sindacato dei medici CIMO in una nota a firma del segretario regionale Giuseppe Riccardo Spampinato chiede alle Istituzioni di attivarsi per fornire al più presto gli ospedali di tutti dispositivi di protezione individuale necessari per affrontare una epidemia grave come quella del Coronavirus. Mancano guanti, visiere, camici, calzari e disinfettanti, protezioni indispensabili per il personale sanitario Unica protezione ricevuta sono le mascherine, che peraltro il personale è costretto a riutilizzare più volte “ben oltre le indicazioni fornite sia dalle ditte costruttrici che dalle più accreditate organizzazioni scientifiche nazionali ed internazionali vista la scarsa disponibilità anche di tali presidi medicali”.

La situazione sta giungendo al collasso perché, come viene spiegato nella nota, maggiore è la possibilità del contagio per medici ed infermieri, meno personale sarà a disposizione negli ospedali per assistere i malati. Intanto l’assessore regionale Razza ha disposto l’evacuazione della casa di riposo “Come D’Incanto” di Messina. In tutto sono complessivamente 62 gli anziani positivi. Una è deceduta, altri 8 sono stati portati in un altra Casa di riposo Rsa sempre a Messina. Gli altri si trovano in quarantena nelle loro abitazioni. Razza ha provveduto anche al trasferimento in altri ospedali dei positivi rilevati al Centro Neurolesi, mentre i negativi sono stati portati all’ospedale Piemonte “Per la casa di cura Cristo Re – ha detto Razza – ho incontrato il direttore sanitario, abbiamo dato disposizione per effettuare i tamponi su tutti i pazienti e abbiamo dato disponibilità a rafforzare il personale. I positivi saranno portati in altre strutture per il resto saranno curati nella stessa struttura”.

Intanto prosegue la corsa contro il tempo della Regione siciliana per la messa in atto della strategia che dovrebbe portare la Sicilia a disporre, entro il 20 aprile, di 587 unità di terapia intensiva e 2.798 posti letto, tutti riservati ai pazienti che potrebbero contrarre il Covid-19, che vanno ad aggiungersi alla dotazione già esistente. Abbiamo chiesto maggiori delucidazioni su questo fronte all’assessorato regionale alla Salute che ci ha fornito in risposta il dettaglio provinciale della distribuzione dei posti letto e dei posti letto di terapia intensiva che qui di seguito riportiamo. Questo il dato della distribuzione provinciale dei posti letto entro il 20 aprile: Palermo – 674 Catania – 692 Messina – 458 Agrigento – 194 Caltanissetta – 155 Enna – 150 Ragusa – 170 Siracusa – 160 Trapani – 145 Questo, invece, il dato della distribuzione provinciale dei posti letto di terapia intensiva entro il 20 aprile: Palermo – 162 Catania – 128 Messina – 111 Agrigento – 23 Caltanissetta – 36 Enna – 22 Ragusa – 40 Siracusa – 30 Trapani – 35.

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