In conseguenza dell’emergenza coronavirus Cassa Depositi e Prestiti – sia direttamente, sia attraverso la società di factoring del gruppo, la Sace – ha avviato ulteriori iniziative, immediatamente operative, a sostegno di tutte le imprese italiane, per favorirne sia l’accesso al credito, sia l’export e l’internazionalizzazione.
Le risorse messe a diposizione da Cdp e Sace salgono da uno a sette miliardi di euro.
In particolare Cdp ha ampliato il plafond per il finanziamento delle banche da uno a tre miliardi, mentre Sace ha previsto interventi per altri miliardi, a sostegno dell’export del Made in Italy.
La Cassa depositi e prestiti https://www.cdp.it/sitointernet/it/homepage.page è una società per azioni, controllata per l’83% dal Ministero dell’Economia e delle finanze e per il 16% da diverse fondazioni bancarie. Opera all’interno del sistema economico italiano essenzialmente come una banca di stato, avendo fra le sue diverse attività principali anche la partecipazione nel capitale di rischio delle medie e grandi imprese nazionali, quotate e non.
La principale fonte di raccolta delle risorse finanziarie è costituita dal risparmio postale italiano che gestisce dal 1875 e valutabile in 250 miliardi di euro, al quale si aggiunge la raccolta obbligazionaria sui mercati.
Il principale impiego delle risorse finanziarie è rappresentato dai prestiti verso lo Stato e le amministrazioni locali, dall’investimento nel capitale di rischio di imprese italiane che operano anche all’estero e dalla partecipazione in progetti immobiliari, infrastrutturali e finanziari ritenuti strategici per lo sviluppo dell’economia nazionale.

