Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza della durata di sei mesi in conseguenza del rischio sanitario connesso al coronavirus, stanziando cinque milioni di euro.
I contenuti della delibera saranno stilati dalla Protezione civile e dal Ministero della Salute.
“Alla luce della dichiarazione di emergenza internazionale dell’Oms – ha dichiarato il ministro della Salute, Roberto Speranza – abbiamo attivato gli strumenti normativi precauzionali previsti nel nostro Paese in questi casi, come già avvenuto nel 2003 in occasione dell’infezione Sars. Le misure assunte sono di carattere precauzionale e collocano l’Italia al più alto livello di cautela sul piano internazionale”.
La notizia che anche in Italia erano stati individuati, dopo giorni di falsi allarmi, i primi due casi di coronavirus, era giunta ieri sera durante il vertice in corso a Palazzo Chigi ieri a tarda sera la notizia .
“Abbiamo due casi accertati” aveva annunciato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che, nel corso di un incontro con i giornalisti nel Palazzo Chigi, aveva anche reso noto la chiusura del traffico aereo da e per la Cina.
A essere affetti dal virus sono due turisti cinesi giunti nel nostro paese dieci giorni fa e ricoverati nell’Ospedale Spallanzani di Roma.
La stanza in cui alloggiavano marito e moglie è stata sigillata per consentire alla Asl di effettuare la decontaminazione ed è già stata attivata la sorveglianza sanitaria sulle persone venute in contatto con la coppia.
I due turisti cinesi ricoverati in isolamento, “sono in buone condizioni e questo ci fa pensare che non ci siano persone esposte” aveva detto nella conferenza stampa di ieri il direttore scientifico dello Spallanzani Giuseppe Ippolito, assicurando che “al momento sembra non ci siano rischi” di focolai.
“Lo Spallanzani è la Bibbia in questo settore – aveva chiosato Conte – e non c’è alcun motivo di creare panico e allarme sociale”.
Il premier aveva poi convocato per stamattina un Consiglio dei ministri per adottare “ulteriori misure in modo da mettere tutte le strutture competenti a disposizione, ivi compresa la protezione civile”.
E la riunione ha portato, come detto, alla dichiarazione dello Stato d’emergenza.
Intanto sono partite le verifiche per ricostruire il percorso dei due turisti cinesi e “per isolare i loro passaggi, per evitare assolutamente – ha aggiunto Conte – qualsiasi rischio in più rispetto a quello già accertato”.
Che ci potessero essere dei casi anche in Italia “è un fatto abbastanza normale – ha detto da canto suo il ministro della Salute Roberto Speranza – se pensiamo alla statistica, visto che in Europa ci sono già dieci casi. Era abbastanza probabile, lo dicevano già da tempo i nostri scienziati presenti al tavolo della task force. La situazione è seria ma non bisogna fare allarmismi, la situazione è totalmente sotto controllo”.
“Il sistema sanitario italiano è uno dei migliori del mondo – ha detto ancora il ministro – voglio ringraziare i medici e gli infermieri che anche in coordinamento con le Regioni ci consentono di assicurare la giusta sicurezza ai nostri cittadini. In queste ore faremo tutte le verifiche del caso per tracciare il percorso di queste due persone nel nostro Paese e ci sono tutte le condizioni per riconoscere che la situazione è sotto controllo”.
“Per superare il rischio di panico e allarme non c’è altro che fidarsi delle autorità competenti. Posso assicurarvi – ha voluto sottoneare ancora Conte – che in questo momento siamo in Italia nella linea di massimo rigore in funzione preventiva. Siamo nella condizione di poter tranquillizzare tutti i cittadini. La situazione è assolutamente sotto controllo. Ma non significa che ci stiamo appagando nelle prime misure. Sono fiducioso che la situazione rimarrà confinata”.
Brusaferro (Iss), “I casi erano attesi”
“I primi due casi italiani confermati dall’ospedale Spallanzani erano attesi dagli esperti e non modificano le misure in atto per contenere il virus” ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, commentando la notizia delle due persone positive al coronavirus.
“In Europa – ha ricordato Brusaferro – i pazienti confermati sono attualmente dieci ai quali si aggiungono quelli nel nostro paese. L’Istituto Superiore di Sanità ribadisce che in base alle conoscenze attuali i soggetti considerati a rischio di contagio sono le persone che hanno viaggiato nelle zone infette e chi è venuto in contatto con qualcuno che è stato contagiato. È sbagliato considerare un particolare gruppo etnico, come può essere la comunità cinese, come più a rischio degli altri”.
“Ogni giorno – ha detto il presidente dell’Iss – vengono effettuate analisi per valutare l’eventuale positività nei casi sospetti che vengono analizzati e controllati. In questo periodo il picco dell’influenza fa sì che molte persone abbiano sintomi che si sovrappongono a quelli del coronavirus, che il nostro sistema puntualmente verifica. Il Servizio Sanitario Nazionale è attivo in tutte le sue articolazioni per mettere in campo le misure necessarie. I due casi individuati oggi dimostrano l’efficacia della rete di sorveglianza e contenimento della diffusione del virus”.
Il sindaco leghista blocca semila persone su una nave
Intanto ieri il sindaco leghista di Civitavecchia, Ernesto Tedesco, ha tenuto bloccate seimila persone su una nave da crociera, la Costa Smeralda, per il sospetto, poi rivelatosi infondato, di due casi di coronavirus. Le autorità navali avevano dato il permesso di sbarcare, ma il sindaco ha bloccato tutto fin quando, nella tarda serata di ieri, non è giunta la notizia ufficiale da parte del Ministero della Salute.
L’allarme era scattato perché due turisti, moglie e marito, cinesi di Hong Kong, erano stati posti in isolamento nell’ospedale di bordo perché la donna presentava “lievi sintomi influenzali”. Il marito, invece, non aveva sintomi, ma è stato isolato per precauzione.