Coronavirus, in Sicilia 179 nuovi positivi e un morto - QdS

Coronavirus, in Sicilia 179 nuovi positivi e un morto

redazione web

Coronavirus, in Sicilia 179 nuovi positivi e un morto

sabato 19 Settembre 2020

Il caso di Corleone e quelli di Cinisi e Terrasini. Positivi un bimbo a Ragusa, un ispettore della Polizia Municipale di Catania, un vigile del fuoco nell'Agrigentino. Sciopero per contagio alla Sirti di Carini. Turista positiva a Enna

Secondo il bollettino diffuso ieri sera sono 179 i nuovi casi di coronavirus in Sicilia nelle precedenti 24 ore.

Attualmente ci sono 2.157 positivi di cui 194 ricoverati in ospedale, 15 dei quali in terapia intensiva, 1.963 in isolamento domiciliare, per un totale di 5.748 casi dall’inizio dell’epidemia.

I tamponi eseguiti sono 6329. Inoltre 64 sono i guaritie salgono a 296 i morti dall’inizio dell’epidemia con una vittima a Messina.

A Palermo i nuovi positivi sono settanta nuovi casi, solo quattro dei quali migranti, 31 nel Trapanese (due migranti); 29 nel Siracusano (tutti migranti), 19 nel ragusano, 15 nel catanese, 6 nell’Agrigentino (due dei quali migranti) 4 a Messina, 3 a Enna e 2 a Caltanissetta.

A Ragusa positivo un bambino di tre anni

E c’è anche un bambino di tre anni tra i quattordici positivi in provincia di Ragusa.
I genitori sono risultati negativi ma dovranno rifare il tampone.
Oltre al bimbo è risultata positiva anche una bambina di 12 anni.

Un positivo alla Sirti Carini, Fiom proclama sciopero

Un caso di coronavirus nella alla Sirti di Carini, l’azienda alle porte di Palermo specializzata nella progettazione, realizzazione e manutenzione di grandi reti di telecomunicazione.
A darne notizia è stata la Fiom Cgil: “a risultare positivo – ha detto Francesco Foti, segretario della Fiom di Palermo – è un dipendente dell’amministrazione. La conferma è arrivata dalla stessa azienda, ma solo dopo la nostra richiesta, allarmati dagli operai che ieri erano venuti a conoscenza del caso di contagio”.

Alcuni giorni fa il dipendente ha partecipato a un compleanno, dove è stato riscontrato un caso di covid. L’Asp di Palermo si è messa subito sulle tracce dei partecipanti alla festa. Tra questi c’era anche il dipendente Sirti che è stato sottoposto a tampone.

“Ieri è arrivata la conferma del contagio – continua Foti – L’azienda avrebbe dovuto convocare immediatamente le rappresentanze dei lavoratori, e invece ha confermato l’accaduto solo dopo la nostra insistenza”.

In azienda c’è fermento. Le Rsu sono sul piede di guerra e hanno chiesto un incontro urgente con il capo del personale. Nel frattempo, la segreteria Fiom di Palermo ha proclamato per il prossimo lunedì lo sciopero di otto ore.

Un positivo nella Polizia municipale di Catania

Dopo essersi spontaneamente sottoposto ieri a tampone un ispettore della polizia municipale di Catania ha comunicato di essere risultato positivo al covid-19.

Sono state attivate dal comandante Stefano Sorbino le procedure previste dai protocolli di sicurezza ed è stata, così, immediatamente effettuata dagli uffici comunali preposti la sanificazione di tutti i locali del comando.
Oltre all’ispettore, in quarantena domiciliare con i familiari, i medici dell’Asp hanno disposto la quarantena per il suo compagno di pattuglia.

Nell’Agrigentino Vigile del fuoco positivo

Un Vigile del fuoco in servizio nel distaccamento di Santa Margherita Belice (Agrigento) è risultato positivo al Coronavirus. L’uomo non andava al lavoro già da una decina di giorni quando ha ricevuto l’esito del tampone positivo. Tutti i colleghi dello stesso turno di servizio, nonché le persone che hanno avuto contatti diretti con il contagiato sono stati, in via precauzionale, posti in isolamento fiduciario.

Il comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento ha già fatto realizzare la sanificazione e igienizzazione della sede e degli automezzi. (

Palermo, insegnante non indossa mascherina, denunciata

Un’insegnante di 47 anni residente a Palermo è stata denunciata dai carabinieri per interruzione di pubblico servizio.

La donna ieri nel reparto di gastroenterologia dell’ospedale Civico si è rifiutata di indossare la mascherina e i dispositivi di sicurezza.

Sono intervenuti i medici, anche la guardia giurata in servizio in ospedale, ma senza risultati.

E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri che alla fine hanno denunciato la donna.

La paura dei focolai: Corleone

Si diffonde intanto la paura per i focolai. Il sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi ha chiuso ieri le scuole dopo che sette persone sono risultate positive tra le cinquecento che hanno partecipato a due matrimoni.
E da ieri la gente in giro per il paese, che ha undicimila abitanti, era più guardinga: mascherine a tappeto e attenzione alla distanza interpersonale.
Corleone è una città di servizi per il territorio che comprende altri piccoli Comuni. Lì ci sono ospedale, caserme delle forze dell’ordine, dei vigili del fuoco. Ci sono anche una sede dell’Inps, gli uffici del giudice di pace, un museo civico frequentato da turisti incuriositi da questa scheggia di Sicilia che cerca di riscattarsi dalla triste fama di capitale della mafia.

Trenta positivi tra Cinisi e Terrasini

Sempre nel Palermitano, sono 17 a Terrasini e 13 a Cinisi i positivi al covid-19.

Ieri sera il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci è intervenuto per spiegare ai cittadini quale sia la situazione cercando di gettare acqua sul fuoco della paura.

“Basta seguire i protocolli, l’uso della mascherina e disinfettarsi le mani – afferma il sindaco – Non c’è alcun bisogno di chiudere i locali e le scuole. Non ci dobbiamo fare prendere dal panico. Dobbiamo convivere con l’infezione ed evitare gli assembramenti. Sono quelli che veicolano il passaggio del virus. Noi chiudiamo e poi nelle ville si organizzano feste e balli. Sono questi insieme ai matrimoni e alle scuole calcio i focolai responsabili di questi primi casi. Dobbiamo comprendere che la situazione è delicata ma si deve sapere gestire”.

Il sindaco ha scritto alla polizia municipale e ai carabinieri chiedendo di intensificare i controlli soprattutto per scongiurare gli assembramenti la sera.

Anche il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, è preoccupato: “Attendo – ha detto – l’esito dei cinquanta tamponi fatti in questi giorni. Se vedo elementi che possano destare qualche preoccupazione prenderò provvedimenti la prossima settimana”.

Enna, turista positiva, l’Asp cerca i passeggeri del bus

A Enna l’Asp ha avviato una ricerca dei passeggeri che hanno viaggiato lo scorso 11 settembre a bordo di un bus della Sais partito dalla stazione di Palermo e diretto a Enna Bassa (corsa delle 17.30, arrivo 19.05) e a bordo del bus della Prestia e Comandè dall’aeroporto alla stazione di Palermo (corsa delle 16).

La ricerca è stata avviata dopo che una turista spagnola che viaggiava sui bus è risultata positiva al coronavirus.

Tutti coloro i quali hanno viaggiato su quei mezzi in quella data devono scrivere urgentemente una e-mail all’indirizzo dipartimentoprevenzione@asp.enna.it, covid19@asp.enna.it per permettere di attivare le procedure previste dal protocollo anti covid-19.

La cittadina spagnola era arrivata da Malaga (volo delle ore 7,05) a Palermo via Bergamo partito alle 13.45. Risultata positiva al test sierologico il 14 settembre è stata posta in isolamento obbligatorio. Il giorno dopo è è stata sottoposta a tampone rino-faringeo.

Oltre alla signora, in isolamento, sono state poste in quarantena anche altre persone identificate con le quali ha viaggiato.

Arrivati in Sicilia i primi tamponi rapidi

È già in corso, alle Aziende sanitarie siciliane, la distribuzione del primo carico di 750mila tamponi rapidi acquistati direttamente dalla Regione Siciliana per un’ulteriore attività di ricerca del virus nell’ambito della pandemia. Si tratta di test i cui risultati possono essere ottenuti in pochi minuti, permettendo così di evitare eventuali rallentamenti al sistema sanitario impegnato nell’emergenza.

Su disposizione del presidente della Regione Nello Musumeci, oltre che alle Aziende sanitarie, i tamponi sono stati messi a disposizione delle Case circondariali di Palermo.

“Serviranno – dice il presidente Musumeci – a effettuare diagnosi più veloci dell’eventuale positività al Coronavirus, riducendo al minimo i disagi nelle scuole e nei luoghi frequentati da molte persone, come le carceri. Richiamo ancora una volta tutti i cittadini al rispetto di regole indispensabili e alla prudenza. Crescono e continueranno a crescere gli asintomatici e i positivi. Più test facciamo, più ne individueremo. Ma è ancora bassa l’ospedalizzazione, quindi stiamo operando adeguatamente sui territori. Non vanifichiamo tutto. La Sicilia non può fermarsi”.

L’approvvigionamento è stato preso in carico dal dipartimento di Protezione civile regionale, mentre la distribuzione è stata coordinata dal Dasoe dell’assessorato regionale alla Salute.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017