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Coronavirus, in Sicilia salgono a trentacinque i positivi

Coronavirus, in Sicilia salgono a trentacinque i positivi

Musumeci in isolamento volontario dopo i contatti con Zingaretti. Unict, niente studenti infetti. A Messina Vigili chiudono asilo privato. Dubbi sullo sbarco della nave da crociera a Messina ma De Luca dice sì. Pre triage a Catania. Asp di Siracusa potenzia il call center

Dalla Sicilia sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 35 campioni relativi al coronavirus, di cui sette già validati da Roma (tre a Palermo e quattro a Catania).

Sono quindi 35 le persone risultate positive in Sicilia, 11 più di ieri.

Risultano ricoverati otto pazienti (tre a Palermo, tre a Catania, uno a Messina, uno a Caltanissetta, ma proveniente da Agrigento) di cui nessuno in regime di terapia intensiva, mentre ventisette sono in isolamento domiciliare.

Risulta guarito, dopo il test di conferma eseguito nelle scorse ore, un paziente del Ragusano, mentre dopo ulteriori approfondimenti il paziente ricoverato ieri a Enna è risultato negativo ed è stato dimesso.

Il presidente Musumeci in isolamento volontario

Il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci si è posto intanto in isolamento volontario, dopo la notizia della positività al coronavirus del leader del Pd Nicola Zingaretti.

Il Governatore ha seguito le disposizioni del protocollo nazionale, visto che mercoledì pomeriggio era seduto accanto a Zingaretti durante il vertice dei presidenti delle regioni a Palazzo Chigi.

Musumeci, come Zingaretti, rimarrà in isolamento in casa e continuerà a coordinare l’attività del governo.

“Non possiamo fermarci neppure per un giorno” ha detto.

Il quadro riepilogativo della Regione siciliana

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola reso noto dalla Regione siciliana.

Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 643 tamponi, di cui 598 negativi e 10 in attesa dei risultati.

La Regione rende noto che “tutti i contagi accertati in Sicilia sono riconducibili al ceppo delle zone di focolaio del Nord Italia. Nello specifico 12 casi sono afferibili a un cluster proveniente dal Friuli Venezia Giulia”.

Il rettore di Catania, non risultano studenti infetti

“Il presunto studente del dipartimento di Agraria contagiato da Coronavirus”, citato dai media, dopo “riscontri effettuati risulta essere un ingegnere che, per ragioni extra-accademiche, è entrato in contatto con un docente del Di3A, all’esterno dei locali”.

Lo precisa il rettore di Catania, Francesco Priolo, ribadendo che l’università etnea “non ha alcuna notizia di studenti di Agraria o di altro Dipartimento infettati dal Coronavirus Covid-19, nell’ambito delle attività didattiche dell’Ateneo”.

Il rettore invita ad “evitare il diffondersi di ingiustificati allarmismi nella nostra comunità studentesca”.

Asilo privato aperto a Messina, i Vigili lo chiudono

Agenti della Polizia municipale hanno imposto la chiusura di un asilo privato in centro a Messina, per non avere osservato l’obbligo imposto dal decreto del presidente del Consiglio che ha sospeso tutte le attività scolastiche fino al 15 marzo.

Gli agenti hanno trovato all’interno una quindicina di bimbi, di varia età, che sono stati consegnati alle famiglie.

I proprietari dell’asilo sono stati denunciati all’autorità giudiziaria per inosservanza delle norme del decreto sulla riduzione del rischio di diffusione del coronavirus.

Musumeci, De Luca e lo sbarco della nave da crociera a Messina

“La scelta dell’Unità di crisi e del ministero dell’Interno – ha detto il presidente Musumeci, commentando l’autorizzazione allo sbarco, a Messina, dei passeggeri della nave da crociera Opera – appare non improntata a spirito di responsabilità. A Roma cercano a parole la collaborazione con le Regioni, ma nei fatti agiscono con arroganza. Ne prendiamo atto, ma non ci rassegniamo”.

Musumeci, stamattina aveva chiesto di “valutare se impedire lo sbarco a Messina dei 2.250 passeggeri della nave … per contenere il diffondersi del coronavirus”.

“Non sono stati riscontrati pericoli sanitari” aveva risposto però il sindaco di Messina Cateno De Luca, e “terminati i controlli non ci sono ragioni per le quali impedire lo sbarco dei passeggeri” dalla nave di crociera Opera della Msc.

“Ho ricevuto più di una sollecitazione a non fare approdare le navi da crociera a Messina – aveva osservato De Luca – e desidero confermare che al Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è tenuto in Prefettura è stato ribadito con le autorità presenti che prima dello sbarco dei passeggeri sarebbero stati eseguiti i controlli a carico dell’Usmaf, che è l’organo deputato alla sanità in ambito marittimo. Non sono stati riscontrati pericoli sanitari”.

Nel Cannizzaro di Catania pre-triage in Pronto soccorso

Intanto un’area pre-triage per l’accoglienza di persone con patologia ad alta diffusibilità allestita non in una tenda, ma in locali interni al pronto soccorso è stata realizzata nell’ospedale Cannizzaro di Catania per contenere l’epidemia da “nuovo Coronavirus”.

E’ l’alternativa all’uso della tenda di Protezione Civile e sostituisce il filtro all’accesso allestito sin dai primi momenti dell’emergenza nei locali attigui al triage ordinario.

“Ringrazio il management dell’azienda ospedaliera Cannizzaro di Catania e in particolare il direttore generale Salvatore Giuffrida – ha detto l’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, durante un sopralluogo – che ha realizzato la prima struttura stanziale in Sicilia per il triage infettivologico, creata in occasione dell’epidemia di Covid-19, ma utilizzabile anche in futuro per tutte quelle patologie diffusive che dovessero presentarsi”.

“La nuova struttura – ha spiegato Giuffrida – consente di prendere in carico i pazienti con sintomi di contagio secondo un percorso dedicato, evitando che quelli potenzialmente infetti entrino in contatto con altri pazienti. Grazie al funzionale collegamento con l’area del pronto soccorso il sistema prevede la separazione tra sporco e pulito, fondamentale per evitare contaminazioni. L’operatore, infatti, entra avendo indossato i necessari dispositivi di protezione individuali, effettua un’anamnesi accurata e valuta l’eventuale necessità di chiamare a consulenza l’infettivologo per l’esecuzione del tampone oro-faringeo. Poi, attraverso il percorso dello ‘sporco’, si libera della tuta indossata per ritornare nell’area del pronto soccorso”.

“Successivamente – ha concluso Giuffrida – sarà il medico a stabilire se il paziente debba essere trasferito nel reparto di competenza, con ambulanza dell’Azienda ospedaliera, o possa essere dimesso in attesa dell’esito del tampone”.

Asp di Siracusa potenzia call center contro affollamenti

Revisione di tutti i percorsi di accesso alle strutture ospedaliere e ambulatoriali per ridurre al massimo gli affollamenti e situazioni di promiscuità.

La direzione dell’Asp di Siracusa invita gli utenti a fare ricorso, per quanto possibile, a modalità alternative come i contatti telefonici o telematici reperibili.

Per le prenotazioni di visite e prestazioni diagnostiche, nel caso siano indifferibili, gli utenti possono fare ricorso al call center 0931484848, per cui sono in corso di abilitazione tutte le postazioni Cup, o ancora, attraverso la possibilità alternativa del servizio prenotazioni e pagamento ticket erogato dalle Farmacie su tutto il territorio provinciale dallo scorso anno grazie alla convenzione con Federfarma.

Per le prenotazioni di visite specialistiche ed esami e per le altre attività di sportello quali esenzione ticket, scelta e revoca del medico, autorizzazioni presidi, l’Azienda ha implementato il servizio di posta elettronica il cui elenco e le modalità sono consultabili nel sito internet aziendale alla voce “Cup on line”.

Negli ospedali è fatto divieto agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione e dei pronto soccorso.

Le visite ai ricoverati sono limitate alla fascia oraria 18-19, con accesso di un parente alla volta per paziente per 10 minuti.