Quando la politica si fa con la paura – del diverso, delle invasioni, dei virus – i risultati possono sempre rivelarsi imprevedibili.
E’ accaduto dopo la lettera dei governatori leghisti inviata al ministero della Salute con la richiesta che i bambini in rientro dalla Cina non tornino in classe per due settimane per precauzione
“Quando c’è di mezzo la salute dei cittadini, possono avere dieci o ottant’anni sono cautela ovvie” ha commentato da Palermo Matteo Salvini, scordando di dire che di coronavirus in Italia non è morto nessuno, mentre nel 2019 nel nostro Paese ci sono state ben settemila vittime a causa di complicanze della comune influenza.
Azzolina, scuola luogo inclusione, non c’è alcuna emergenza
“C’è una circolare del ministero della Salute – ha risposto la ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina – che spiega tutti i casi punto per punto. Io mi sento di tranquillizzare gli studenti e le famiglie: la scuola resta un luogo di inclusione per cui se non ci sono situazioni come quelle che qualcuno ha descritto a scuola si va. Non abbiamo un’emergenza per le scuole”.
I presidi, Regioni e dirigenti non hanno potere
“Senza indicazioni del Ministero della Salute – ha rincarato la dose Mario Rusconi membro del consiglio nazionale dell’associazione nazionale presidi – non si può tenere fuori dalle classi nessuno. Non lo possono fare le Regioni e non lo possono fare i singoli presidi”.
“In questa difficile situazione – è stato aggiunto in una nota di Cgil, Cisl, Uil e Snals – i dirigenti scolastici, che hanno il compito e la responsabilità di assicurare il corretto ed efficace funzionamento della comunità educante, sono impegnati in prima linea a garantire il rispetto del valore costituzionale inderogabile della solidarietà sociale, assicurando a tutte le bambine e i bambini, le studentesse e gli studenti la serenità necessaria alla loro esperienza scolastica”.
Il ministro Boccia ai governatori del Nord, ciascuo faccia il proprio lavoro
“Le linee guida in materia di tutela della salute in Italia sono competenza dello Stato – ha confermato il ministro Francesco Boccia – e l’organizzazione sanitaria spetta alle Regioni. Ciascuno faccia il proprio lavoro: decide il ministro della Salute e le Regioni si adeguano. Basta leggere la Costituzione”.
“Se la dichiarazione dei governatori della Lega Nord – ha aggiunto Boccia, centrando il cuore del problema – non è ispirata da motivazioni politiche, come sono certo ben conoscendo il loro profondo rispetto delle Istituzioni, il governo la accoglierà come ulteriore sollecitazione a tenere alta la vigilanza sul mondo della scuola, già attuata efficacemente dai ministri Speranza e Azzolina”.
Gli studenti manifestano con mascherine, “la malattia è il razzismo”
Ancor più espliciti i numerosi studenti italiani chre hanno partecipato sul web, muniti di mascherina “contro il contagio razzismo”, alla fotopetizione lanciata da Rete degli Studenti Medi e Unione degli universitari dopo la lettera dei governatori leghisti.
“La malattia più contagiosa è il razzismo. La prevenzione non si fa su base etnica, ma finanziando istruzione, università e ricerca, come la Lega non ha mai fatto!”, hanno affermato, attaccando frontalmente il partito di Salvini, i coordinatori nazionali delle associazioni promotrici.
A Palermo Italia viva a cena con i ristoratori cinesi
A Palermo, intanto, esponenti di Italia Viva sono andati a cena con la comunità cinese palermitana per sconfiggere la psicosi generata dal Coronavirus che ha provocato la perdita di cinquanta posti di lavoro.
I politici si sono dati appuntamento nel ristorante cinese Takum.
Con il senatore Davide Faraone c’erano, tra gli altri, Dario Chinnici, consigliere comunale di Palermo, uno dei coordinatori provinciali del partito di Matteo Renzi, il capogruppo di Italia Viva in consiglio comunale di Palermo Sandro Terrani, i consiglieri comunali, il presidente e il direttore della comunità cinesi d’Oltremare, Han GuanGrong e Marco Mortillaro.
“Bisogna essere lucidi contro la paura ingiustificata ed evitare qualsiasi forma di psicosi – ha detto Faraone – Siamo vicini alla comunità cinese, che in questi giorni sta affrontando una dura crisi commerciale”.
Per Terrani “Palermo è una città inclusiva e accogliente, che dimostra ogni giorno di sapere stare accanto alle comunità che da decenni sono parte del tessuto economico. Il panico che si sta creando è ingiustificato”.
Turismo, il suicidio del governatore del Veneto
Sul fatto che il coronavirus stia facendo male al turismo italiano nessuno ha dubbi: mezzo milione di arrivi persi solo a febbraio. Nel 2020 l’emergenza coronavirus potrebbe generare un segno negativo per l’incoming turistico italiano, con una contrazione della spesa turistica di ben 4,5 miliardi (alloggio, pasti, intrattenimenti, souvenir, regali, etc), pari a circa il 5% del prodotto interno lordo del settore.
Il bello è che il 70% di questa spesa, circa 3,2 miliardi di euro, è concentrata in Veneto, Toscana, Lazio e Lombardia.
La scelta, dunque, in particolare del governatore del Veneto Luca Zaia, leghista, di esasperare gli animi, crea gravissimi danni economici alla regione.
E’ proprio il Veneto, infatti, a indossare la maglia nera con un calo possibile di 971 mila arrivi, di oltre tre milioni di presenze e, infine, con una contrazione della spesa turistica di quasi un miliardo di euro.
Sondaggio Swg, italiani preoccupati ma non troppo
Secondo un sondaggio condotto da Swg gli italiani, pur con una certa apprensione, si sentono sufficientemente tranquilli sulle azioni messe in atto dal governo.
Il 44% dei mille adulti intervistati ha dichiarato di essere abbastanza preoccupato, molto preoccupato il 18%.
Più sereno il 30% che si dice poco preoccupato, mentre per il restante 8% il coronavirus non desta nervosismo.
Secondo il 49% in Italia sono state prese tutte le misure necessarie per affrontare la diffusione dell’epidemia. Per il 27% il governo dovrebbe fare meglio, il 24% dice di non avere idea.
Dal sondaggio poi emerge che per alcuni (per il 24% abbastanza, per il 4% molto) il virus non è in realtà così grave e sarebbe soprattutto il frutto di una montatura mediatica.
Ministero della Salute e Twitter contro le fake news
E proprio per evitare che sistemi di propaganda politica diffondano fake news sul Coronavirus, da oggi Twitter indirizzerà ogni ricerca e hashtag al Ministero della Salute.
Lo ha detto il ministro Roberto Speranza annunciando l’accordo.
“Un’attenzione particolare in questa fase – ha detto – va riservata alla gestione della corretta comunicazione e al contrasto alle false notizie. Sono felice dell’accordo fatto con Twitter”.
“Un aiuto in più contro un pericoloso virus: le fake news”.
Il Ministero della Salute – si apprende – sta dialogando anche con Google che ha adottato, a livello globale, una iniziativa analoga con l’Organizzazione mondiale della Sanità.

