Coronavirus, la Missione Speranza e Carità è zona rossa - QdS

Coronavirus, la Missione Speranza e Carità è zona rossa

redazione web

Coronavirus, la Missione Speranza e Carità è zona rossa

sabato 19 Settembre 2020

Disposizione di Musumeci per le quattro strutture di Palermo dopo la scoperta dei focolai. Trentasette i positivi, 328 tamponi effettuati, due frati ricoverati. Orlando scrive a Conte e chiede agli ospiti di seguire le prescrizioni

Le quattro strutture della Missione Speranza e Carità di Palermo, creata dal missionario laico Biagio Conte e che ospita centinaia di senzatetto, sono state dichiarate “zona rossa” per contrastare la diffusione del coronavirus.

Lo ha stabilito il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci con una propria ordinanza, dopo i trentasette casi di positività accertati fra gli ospiti del centro.

La decisione è stata adottata dopo un vertice con l’assessore alla Salute Ruggero Razza e il direttore generale dell’Asp di Palermo Daniela Faraoni, che hanno esaminato l’andamento del contagio e la pericolosa promiscuità all’interno delle strutture.

Ad accentuare la situazione di criticità è stato il rifiuto della quasi totalità dei soggetti ospitati a farsi condurre, com’era previsto dal protocollo, al covid-Hotel San Paolo per la quarantena obbligatoria.

Nei centri, adesso, potranno entrare e uscire solo gli operatori sanitari e socio-sanitari e il personale impegnato nella assistenza alle attività d’emergenza. A

Due frati ricoverati al Cervello

Due frati, intanto, hanno reso noto dalla Missione, sono stati ricoverati all’ospedale Cervello dopo che sono risultati positivi al covid 19. Hanno un principio di polmonite.

“I pochissimi missionari e volontari – si legge in una nota – sono allo stremo delle forze e continuano a darsi da fare. Con l’aiuto di Dio e di chi fa il il bene riusciremo a superare questo momento. Rimaniamo uniti”.

Da ieri sera la missione è presidiata dalla polizia e il personale dell’Asp di Palermo sta eseguendo i tamponi a tutti gli ospiti della comunità.

Da due giorni i sanitari dell’Asp di Palermo hanno eseguito 328 tamponi. Solo questa mattina 162.

Sui primi 54 tamponi sono risultati positivi 33. Quattro persone erano già state trovate positive e ricoverate nei giorni scorsi.

Sono state consegnate all’associazione Medici Senza Frontiere cento mascherine FFP2 e mille mascherine chirurgiche.

Nella missione ci sono stati momenti di tensione sia ieri sera che questa mattina perchè molti ospiti, senzatetto, disoccupati, volevano uscire.

Non è stato semplice spiegare loro cosa sta succedendo e che dovranno stare in struttura per diversi giorni.

Le ambulanze vanno e vengono per portare i positivi asintomatici all’hotel Covid di Palermo San Paolo Palace in via Messina Marine.

Orlando, il Premier intervenga sulla Missione

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha inviato una lettera al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte e al presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci ed indirizzata anche all’assessore regionale della salute, Ruggero Razza, al prefetto, Giuseppe Forlani e al direttore generale della Asp, Daniele Faraoni, segnalando le criticità della situazione legata al covid-19 alla Missione Speranza e Carità.

Orlando si è recato oggi davanti a una delle sedi della Missione prima che le strutture diventassero zona rossa.

“Invito gli ospiti – ha detto – a seguire le prescrizioni dell’autorità sanitaria, per il bene loro e di tutti quelli che sono con loro in contatto. L’Amministrazione comunale, intanto, sta garantendo per il tramite della Caritas l’approvvigionamento di viveri e di abbigliamento e medicine per gli ospiti della Missione, circa ottocento persone. I mediatori culturali del Comune sono presenti perché chi risultasse positivo possa essere messo in isolamento nell’apposito albergo covid di Palermo.

“Dobbiamo tutti stare molto attenti – ha concluso – e rispettare fino in fondo il diritto alla vita di tutti ed il diritto alla salute di chi sta dentro e di chi sta fuori da questa struttura”.

La Missione, rifugio di poveri e senzatetto

La Missione Speranza e Carità, dichiarata zona rossa dal presidente della Regione siciliana per i casi di coronavirus, nacque nel 1991 sotto i portici della Ssazione Centrale a Palermo ad opera di Biagio Conte, che si definisce missionario laico. La struttura accoglie e assiste circa mille persone: disoccupati, senzatetto, persone con disabilità mentali, migranti.

La Missione opera con sei comunità di cui una per le donne single o mamme con bambini. Tre i centri a Palermo: la comunità di Via Archirafi 31, denominata “Missione Speranza e Carità”, la comunità di Via Garibaldi 3, denominata “Accoglienza Femminile”, la comunità di Via Decollati 21, denominata “La Cittadella del Povero e della Speranza”.

Ci sono anche tre realtà agricole: una a Palermo, Villa Florio, dove si coltivano perlopiù ortaggi, una a Tagliavia, frazione di Corleone, dove si coltiva il grano, una a Scopello frazione di Castellammare del Golfo (Trapani) , dove si producono olive per olio.

Vi è anche una nuova realtà, in ricostruzione, sul monte Innici. La Missione di Speranza e Carità di via Archirafi 31 ( ex disinfettatoio comunale abbandonato da trent’anni) accoglie circa 130 uomini. La Missione Femminile di via Garibaldi 3 (ex convento di Santa Caterina abbandonato da circa 24 anni) accoglie circa cento donne senza tetto. La Cittadella del Povero e della Speranza di via Decollati 21 (ex caserma dell’aeronautica militare abbandonata da circa quarant’anni), è la seconda comunità maschile della Missione nata per far fronte al dilagante richiesta di aiuto di centinaia di profughi provenienti dall’Africa e dall’Asia.

In questa comunità oggi sono accolte circa settecento persone in sette dormitori: in gran parte ragazzi appena sopra i diciotto anni di età, rifugiati politici, richiedenti asilo o titolari di un permesso di protezione internazionale.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017