La Lombardia “non trasmette il numero dei soggetti guariti, ma solo dei dimessi dagli ospedali. Questi casi nel report della Protezione Civile vengono conteggiati tra i guariti, con conseguente distorsione della comunicazione sull’ andamento dell’epidemia da coronavirus”.
Lo afferma la Fondazione Gimbe, sottolineando come si tratta di “falsi guariti” e la necessità di “mettere fine alle ambiguità”. Per questo, Gimbe chiede calla Protezione Civile e al Ministero di non conteggiare più tra i “guariti” i casi che la stessa Lombardia dichiara “in isolamento domiciliare”.
“La sovrastima del numero dei casi guariti – rileva il presidente Nino Cartabellotta – condiziona la percezione sull’andamento dell’epidemia e influenza le decisioni sanitarie e politiche. In particolare, la pianificazione della fase 2 deve essere informata da dati reali, evitando distorsione che induce decisioni finalizzate a tutelare interessi economici, piuttosto che la salute delle persone”.
La richiesta alla Regione Lombardia è di allinearsi alle altre Regioni sulle modalità per riportare i casi ‘guariti’.
“Nonostante l’appello della Fondazione Gimbe – dichiara Cartabellotta – dopo un’analisi sui dati relativi ai soggetti guariti trasmessi da otto Regioni realizzata in collaborazione con YouTrend, il resoconto giornaliero inviato dalla Lombardia alla Protezione Civile e le modalità con cui questa conteggia i casi rimangono invariati”.
Ieri nove aprile, spiega, “il tracciato della Regione Lombardia riportava nell’area verde: 15.706 casi con ‘con almeno un passaggio in ospedale (anche solo in pronto soccorso) dichiarati dimessi/non ricoverati dagli ospedali lombardi. Questi pazienti sono in isolamento domiciliare fino a che non saranno dichiarati guariti’.
In altre parole, la Lombardia dichiara esplicitamente che si tratta di casi che non possono essere considerati guariti”.
E ancora: “Nel report ufficiale della Protezione Civile: 15.706 casi, che la Lombardia dichiara ‘in isolamento domiciliare’, vengono inseriti nella colonna ‘Dimessi/Guariti’ per poi confluire nel ‘Totale Guariti’. E 16.042 vengono correttamente riportati nella colonna ‘Isolamento domiciliare’”.
Considerato che “il 55,2% del ‘Totale Guariti’ in Italia proviene dalla Lombardia (15.706/28.470) e che la maggior parte delle altre Regioni trasmette i dati utilizzando i criteri di guarigione clinica e virologica definiti dal Comitato Tecnico Scientifico, al fine di eliminare questa indebita distorsione dei casi guariti, la Fondazione Gimbe – conclude – chiede di porre fine a tale ambiguità”.

