Coronavirus, Musumeci incontra manager della Sanità - QdS

Coronavirus, Musumeci incontra manager della Sanità

Raffaella Pessina

Coronavirus, Musumeci incontra manager della Sanità

mercoledì 15 Aprile 2020

L’aggiornamento dei casi in Sicilia: ancora contagiate 2.081 persone (+10), 273 sono guarite (+18) e 181 decedute (+6)

La Regione siciliana ha diffuso i dati sui contagi in Sicilia aggiornati alle 17 di oggi, mercoledì 15 aprile.
Dall’inizio dei controlli, sono stati effettuati 39.867 tamponi di cui sono risultati positivi 2.535. Attualmente, sono ancora contagiate 2.081 persone, 273 sono guarite e 181 decedute.

Ci sono 590 pazienti ricoverati – di cui 49 in terapia intensiva – mentre 1.491 sono in isolamento domiciliare. Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha deciso di monitorare, ad ampio spettro, su tutto il territorio regionale, l’andamento del contagio di Coronavirus.

Per fare il punto della situazione sull’emergenza sanitaria, il governatore Musumeci ha incontrato oggi a Palazzo d’Orleans, insieme all’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, i direttori generali delle 18 Aziende sanitarie.
“Una disamina – ha detto Musumeci – serena e onesta della situazione sanitaria nelle nove province, senza tacere le criticità e impegnandoci a trovare i rimedi. Ma abbiamo anche preso atto, con soddisfazione, della tenuta del sistema regionale grazie a una sana programmazione e a una forte motivazione degli operatori, sanitari e non”.

Il Presidente della Regione intende contrastare possibili “colpi di coda” del virus con una fase sanitaria a lungo termine: il Ssr si potrà dotare di strutture sanitarie specializzate nel recupero della piena funzionalità per quei pazienti che hanno vissuto una fase acuta della malattia. Si andrà avanti anche sul piano formativo riservato prevalentemente al personale sanitario. “Una formazione permanente affidata al Cefpas di Caltanissetta – ha detto Razza – che possa garantire a tutti i professionisti della sanità siciliana un elevato e costante livello di preparazione”.

Intanto, soddisfazione è stata espressa per la attivazione dei test sierologici i rappresentanti delle federazioni regionali Sanità e Medici. Ma i sindacati chiedono che si faccia di più: “Ci auguriamo adesso – hanno detto i segretari delle federazioni Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri – che l’assessore regionale della Salute, Ruggero Razza, accolga anche la nostra proposta di allargare la platea dei laboratori di analisi autorizzati alle decine di centri privati che, oggi in forte crisi per il calo del lavoro, sono pronti ad investire se hanno la certezza di avere il placet della Regione”.

R.P.

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