Uno degli chef più famosi d'Italia, parla di una situazione drammatica: "Il Governo non ha idea di quello che stiamo vivendo. Le ripercussioni si vedranno per molto tempo".
Il coronavirus ha colpito duro tutta l’economia, ma la ristorazione e il turismo anche di più. La Sicilia da oggi è in zona arancione e i locali continueranno a stare chiusi fino al 16 gennaio, dopo chissà.
Natale Giunta, siciliano, uno degli chef più famosi d’Italia, parla di una situazione drammatica: “Alla fine i nuovi poveri saranno i ristoratori. Il Governo non ha idea di quello che stiamo vivendo”.
“Non dobbiamo prenderci in giro – continua Giunta -. Le ripercussioni si vedranno per molto tempo. I turisti torneranno quando ci sarà il vaccino, la gente non ha soldi per venire a mangiare da noi”.
Lo chef ha un’idea anche precisa perchè i ristoranti sono stati così penalizzati: “Mangiare fuori è un momento di socialità importante. Non è solo sedersi e consumare il pasto, ma è andarsi a fare prima l’aperitivo, comprarsi un vestito, assembrarsi e così via – dice Giunta -. Gli scienziati hanno pensato dunque di eliminare il problema chiudendo i locali, anche perchè non hanno saputo scegliere quali tenere aperti e quali no”.