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Coronavirus, pediatri, “Sotto i due anni d’età niente mascherine”

Coronavirus, pediatri, “Sotto i due anni d’età niente mascherine”

E’ uno dei consigli che arriva dai pediatri dell’Associazione culturale pediatri (Acp), che ha pubblicato una lista di indicazioni su come usarle correttamente.

I bambini con più di 2 anni possono indossare la mascherina che, per essere protettiva e sicura, deve coprire bene naso e bocca e raccordarsi all’orecchio. Prima di indossarla, bisogna lavarsi bene le mani per almeno 20 secondi. E’ uno dei consigli che arriva dai pediatri dell’Associazione culturale pediatri (Acp), che ha pubblicato una lista di indicazioni su come usare correttamente le mascherine.

Ovviamente non vanno indossate quando si mangia o si beve, e vanno tolte rimuovendo prima il raccordo dietro le orecchie, e poi sul davanti. In casa, continua l’Acp, “se non ci sono malati, le mascherine non sono necessarie, così come se un bambino è all’aria aperta a giocare e riesce a mantenere una distanza di almeno 2 metri dagli altri, evitando di toccare superfici toccate dagli altri: in questo caso il bimbo può evitare di indossare la mascherina”. La mascherina va indossata invece in luoghi in cui i bambini potrebbero avere difficoltà a rispettare una distanza di sicurezza, come in farmacia, nei negozi o dal dottore.

Non vanno invece indossate sotto i 2 anni, se il bambino ha difficoltà respiratorie, o se è incapace di rimuovere da solo la mascherina. Vi sono poi dei casi specifici, come quelli dei bambini fragili, perché affetti da malattie croniche e ad alto rischio, che devono essere incoraggiati a e possono proteggere loro stessi dalla infezione. I familiari di questibambini, se malati, devono invece indossare le mascherine chirurgiche, che proteggono gli altri. Se per gli adulti le dimensioni di una mascherina sono circa di 15 x 30 centimetri, per un bambino devono essere di 12×25, in modo da aderire bene al volto e coprire in sicurezza bocca e naso.

L’esperto: “Bimbi nei parchi? Sì ma a fasce di età”

Bimbi nei parchi ma solo rispettando fasce di età e prima di portarli i genitori devono prepararli alla nuova realtà e alle nuove regole. Bisognerà aiutarli a gestire questo nuovo percorso di distanziamento sociale suggerendo nuovi giochi da provare prima a casa mentre le autorità proposte dovranno pensare anche a orari di accesso differenti nei parchi a seconda dell’età dei bambini.

E’ l’opinione del professor Marco Pacifico, psicoterapeuta e direttore del Centro di Psicologia Integrata per il Benessere di Roma. “Bisognerà dare una disciplina di comportamento – afferma – con delle regole strutturate e riuscire ad insegnare ai bambini a gestire queste pulsioni impulsive. Come si stanno adattando alla scuola a distanza, i bambini si adatteranno anche a strutturare questo tipo di comportamento comunicativo in mezzo agli altri. Certo è che sarà difficile nella prima fase e chiederà un impegno, per questo bisogna parlarne prima”.

Secondo l’esperto è “necessario un adattamento creativo, bisognerà imparare a creare un nuovo modo di comunicare, insegnare ai bambini a mantenere delle distanze appropriate e di sicurezza: ancor prima di arrivare nei parchi sarà doveroso avvicinarli a delle regole di base sull’uso della mascherina e poi ai movimenti corporei. Dobbiamo anticipargli quello che sarà, come sarà, perché poi quando arriverà lo stimolo eccitativo del contatto con l’ambiente sarà difficile andare in contenimento”. “I bambini – sottolinea – sono abituati a fare dei giochi di contatto fisico e con la distanza avranno difficoltà a reinventarsi qualcosa di tipo creativo” .

L’altro aspetto importante per l’esperto è che “bisognerà anche fare attenzione nelle aree gioco a mantenere una differenziazione per età: il modo di comunicare e di elaborare lo spazio à differente tra un bambino di tre anni e un bambino di 10 anni”. Il professor però avverte: “i bimbi vanno preparati, il bambino in questa fase si è adattato a stare a casa, ora vanno riattivati”. Perchè se è vero che la quarantena può fare male ai piccoli anche la realtà diversa che si troveranno di fronte e le nuove modalità possono essere traumi.