Coronavirus, quanti posti di terapia intensiva a Catania? - QdS

Coronavirus, quanti posti di terapia intensiva a Catania?

Melania Tanteri

Coronavirus, quanti posti di terapia intensiva a Catania?

giovedì 26 Marzo 2020

Lo abbiamo chiesto direttamente alla Regione, che ci ha illustrato il Piano per la provincia più colpita dell'Isola (288 casi finora). Un ruolo di primo piano lo giocherà l'ospedale "Gravina" di Caltagirone, individuato come "Covid-.hospital"

CATANIA – Un piano da circa 600 posti di terapia intensiva e 2.800 posti letto, tutti interamente dedicati all’epidemia Covid-19. In attesa dell’ondata di piena, che secondo gli esperti ancora dovrebbe investire la Sicilia – soprattutto dopo la seconda data di rientri al Sud – procede la strategia messa in atto dal governo regionale per fronteggiare l’emergenza coronavirus che sta vedendo ancora crescere i numeri dei positivi e dei ricoverati. Numeri che vedono Catania e la sua provincia svettare con 288 positivi, 126 ricoveri e 13 deceduti (a cui si aggiungono due ulteriori vittime rese note ieri dall’ospedale Cannizzaro, un 50enne e un 74enne affetti da altre patologie croniche).

Un dato che potrebbe aggravarsi nei prossimi giorni, facendo scattare così il piano messo a punto dal governo Musumeci e dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza per garantire assistenza a circa settemila persone. Da giorni, infatti, i dati sembrano mostrare una tendenza, per quanto riguarda la Sicilia, ancora lontana dall’inversione.

“Si sta procedendo per step – affermano dalla Regione: attualmente sono attivi 213 posti di terapia intensiva e 800 posti letto di degenza ordinaria distribuiti su tutto il territorio regionale. La strategia messa in atto dal governo Musumeci assicura, entro il 20 aprile, di disporre di 587 unità di terapia intensiva e 2.798 posti letto, tutti riservati ai pazienti che potrebbero contrarre il Covid 19, che vanno ad aggiungersi alla dotazione già esistente”.

Entro il mese di aprile, dunque, l’Isola dovrebbe essere coperta. Compresa la provincia di Catania dove, stando ai dati regionali, entro il 10 del mese prossimo dovrebbero essere pronti 390 posti letto per arrivare a 692 entro il 20 aprile. Quelli di terapia intensiva dovrebbero essere 112 entro il 10 aprile per arrivare a 128 il 20 dello stesso mese.

“Va evidenziato – si legge ancora in una nota della Regione – che, laddove la Protezione civile nazionale dovesse ritardare nella consegna delle componenti elettromedicali, le stesse potranno essere reperite attraverso l’uso delle tecnologie presenti nelle sale operatorie non utilizzate, così come sperimentato in Lombardia”.

Insomma, tutto sembra pronto per il peggio, mentre si potenziano le strutture esistenti. Come a Caltagirone, ad esempio, il cui nosocomio, il Gravina, è stato individuato come ospedale Covid 19. Qui, oltre a numerosi contagi, si sono verificati quattro decessi. La struttura è stata comunque potenziata, come confermano dall’Asp di Catania.

“Su disposizione della Regione – fanno sapere dall’azienda sanitaria – sono stati aumentati i posti letto per Covid 19: ai 12 presenti sono stati aggiunti prima 26 posti da medicina e poi altri 8, per arrivare a un totale di 46 posti”. Anche il personale è stato potenziato, con l’accorpamento del personale delle tre unità operative nella zona. Il Direttore medico del presidio ha poi spostato due specializzanti del pronto soccorso al reparto di malattie infettive. Due medici sono stati assunti recentemente con contratto libero professionale, “ma il bando è ancora aperto”, precisano dall’Asp.

Anche gli infermieri sono stati aumentati di numero: in nove sono stati invitati a trasferirsi da altri reparti. Infine, data la soppressione dell’attività chirurgica non urgente, il direttore medico del presidio sanitario calatino ha invitato tutti i medici di chirurgia a supportare a turno le attività del Pronto soccorso.

Melania Tanteri

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