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Coronavirus, in Italia record di guariti e malati in calo

Coronavirus, in Italia record di guariti e malati in calo

Il problema resta quello del numero dei morti, che ha superato la soglia dei venticinquemila. La Lombardia, nonostante le dichiarazioni della Lega, resta sempre “sorvegliata speciale” per gli errori della Regione, ammessi ora dai medici di famiglia

Un bilancio positivo quello stilato ieri sera: record di guariti in sole 24 ore e malati in calo per il terzo giorno di fila.

Il dato negativo è quello dei morti che hanno superato la soglia dei venticinquemila, un numero inimmaginabile due mesi fa, e che non scendono sotto i quattrocento giornalieri.

Il ciclone coronavirus in Italia, come dimostrano i dati della Protezione civile, continua a imperversare, mentre il Governo, spinto dalle regioni, pensa alla Fase 2 e gli scienziati predicano cautela.

Resta il problema della Lombardia, dove, nonostante le richieste continue di ripartenza della Lega, dal capo Matteo Salvini al governatore lombardo Attilio Fontana, anche se calano i ricoverati, i contagi non si fermano soprattutto a Milano e provincia.

E adesso – mentre hanno superato quota settantacinquemila le firme della petizione on line lanciata su Change.org da Milano 2030, https://www.change.org/p/commissariare-la-sanit%C3%A0-lombarda-va-fatto-ora – i medici di famiglia lombardi attaccano la Regione.

“Non riconosce gli errori” sottolineano, rimarcando ciò che era evidente a tutti.

I dati giornalieri complessivi raccontano un numero ancora elevato di nuovi casi – 3.370 più di ieri, oltre 187 mila totali, che comprendono anche guariti e deceduti -, dovuti però a un numero elevatissimo di tamponi in 24 ore, oltre 63 mila. I malati – gli “attualmente positivi” – sono scesi ieri di sole dieci unità, ma si tratta del terzo giorno consecutivo di flessione (ieri erano scesi di ben 528 unità, lunedì di venti).

E se le vittime sono 437 in più – confermando che questo dato tremendo è il più restio a calare -, portando i morti con coronavirus a 25.085, si registra anche il nuovo record di guariti in un giorno, 2.943 su 54.543.

Scendono ancora i ricoverati in terapia intensiva, un trend ormai consolidato: sono 2.384, 87 in meno rispetto a ieri. Un dato che sarà importante alla riapertura in caso di nuovi focolai, per la disponibilità di posti in rianimazione.

I ricoverati nei reparti ordinari scendono invece di 329 unità e ormai oltre il 76% dei pazienti è in isolamento domiciliare.

A fronte di notizie almeno parzialmente positive, la Lombardia – epicentro della pandemia – resta sempre osservata speciale.

Con un numero di tamponi più che doppio rispetto ai giorni scorsi i positivi crescono di 1.161 unità, con 161 decessi. I posti occupati in terapia intensiva calano di altre 34 unità, scendendo a quota 817.

“Siamo a diciotto giorni di costante calo dei ricoveri”, ha sottolineato con la consueta enfasi l’assessore regionale al Lavoro Melania Rizzoli, ma i 480 nuovi contagiati a Milano e provincia dicono che il virus non molla la presa.

E per i vertici regionali c’è l’attacco del segretario lombardo della Fimmg, i medici di famiglia falcidiati dal Covid, anche sulla Fase 2.

L’Amministrazione regionale guidata dal leghista Fontana, dicono i medici, non fa altro che “riproporre l’esistente, lasciando di fatto immutate le criticità risultate evidenti nella gestione”.

Un tema sarà il comportamento della popolazione nella Fase 2 in tutta Italia.

Sono stati 5.900 i denunciati per violazione delle misure di contenimento, in lieve calo.

Ora bisognerà vedere come andranno i ponti del 25 aprile e del primo maggio.