Ripartenza delle attività produttive dal quattro maggio, con alcune singole eccezioni dal 27 aprile.
Questo lo schema concordato questa mattina nelle riunioni nel Palazzo Chigi.
L’idea, su cui il Governo si confronterà nel pomeriggio con le parti sociali, è far tornare al lavoro i cittadini dopo il tre maggio.
Però, come già avvenuto nelle scorse settimane, si raccoglieranno le sollecitazioni su singoli settori, come la produzione di macchine agricole e industriali, che potrebbero essere autorizzati a ripartire prima.
IL Governo ha avuto in mattinata una riunione con il capo della task force Vittorio Colao ed è prevista per il pomeriggio la convocazione della cabina di regia con gli enti locali.
Entra così nel vivo il lavoro per la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
Il premier Giuseppe Conte ha annunciato che entro la settimana indicherà il programma nazionale delle aperture dal quattro maggio: dovrebbe farlo tra venerdì e sabato.
Per arrivare alla decisione finale, il governo terrà una serie di riunioni di confronto con tutti i soggetti interessati, incluse le parti sociali.
I sindacati e le categorie imprenditoriali potrebbero essere convocate nelle prossime ore, per un confronto con il Governo che dovrebbe svolgersi al più tardi venerdì, anche se non si escludono accelerazioni.
Prima del Consiglio dei ministri sul Def in programma per stasera alle 19, Conte dovrebbe convocare la cabina di regia con gli enti locali.
Alla teleconferenza parteciperanno, in rappresentanza delle Regioni, il governatore della Sicilia Nello Musumeci e quelli dell’Emilia Stefano Bonaccini e della Lombardia Attilio Fontana. In rappresentanza dei Comuni ci saranno il presidente dell’Anci Antonio Decaro, il suo vice Roberto Pella e la sindaco di Roma Virginia Raggi.

