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Coronavirus, salgono a sei i pazienti ricoverati in Sicilia

Coronavirus, salgono a sei i pazienti ricoverati in Sicilia

Contagiato un medico dell’ospedale di Enna, chiuso il reparto e controlli anche su una sua collega. Si fa l’ipotesi di una riapertura degli ospedali dismessi. L’assessore Razza: “Servono altri cento posti in terapia intensiva”

Per affrontare una eventuale emergenza Coronavirus in Sicilia la Regione siciliana sta passando al vaglio anche l’ipotesi della riapertura di ospedali dismessi. Lo ha annunciato l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza a Palazzo d’Orleans.


“E’ una delle opzioni sulla quale stiamo lavorando – ha spiegato ai cronisti – Ieri c’è stata un riunione con tutti i direttori sanitari della Sicilia. Ci stiamo ponendo come nelle altre regioni il tema di una attivazione urgente di nuovi posti letto di terapia intensiva e di nuovi posti letti a pressione negativa per le malattie infettive. Contiamo di realizzare entro breve un piano articolato. Ma al momento la nostra struttura, tanto come posti letto di malattia infettiva, quanto come quelli di terapia intensiva è assolutamente soddisfacente”. Razza ha aggiunto per la terapia intensiva si ragiona su nuovi 100 posti letto in aggiunti agli attuali 400 in Sicilia.

L’altra notizia importante è che per migliorare le performance di analisi su cittadini che necessitano del test al Coronavirus attraverso il tampone rino-faringeo, l’assessorato alla Salute della Sicilia “ha individuato ulteriori sette laboratori, dislocati su tutto il territorio regionale, per l’analisi dei campioni”. Fermo restando che “spetta comunque ai due laboratori di Palermo e Catania) confermare i test sui tamponi,che poi vengono trasferiti all’Istituto superiore di Sanità per la validazione finale”.

Intanto, salgono a sei le persone contagiate dal coronavirus e ricoverate in ospedale in Sicilia.

“Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno effettuato 440 tamponi, di cui 404 negativi e 15 in attesa dei risultati – spiega la Regione – Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 21 campioni, di cui quattro già validati (tre a Palermo e uno a Catania). Risultano ricoverati 6 pazienti (tre a Palermo e tre a Catania), mentre 15 sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento avverrà domani”.

Contagiato un medico dell’ospedale di Enna

Tra le persone contagiate dal Covis-19 in Sicilia c’è anche un medico catanese che lavora all’ospedale Umberto I di Enna. L’uomo è in quarantena nella sua casa di Catania. A scopo precauzionale sono stati eseguiti tamponi a medici, infermieri, personale del nosocomio e paziente che sono entrati in contatto con lui. Secondo quanto si è appreso, il contagio sarebbe avvenuto per contatti avuti con persone di Bergamo.

E’ stata inoltre temporaneamente sospesa, a scopo precauzionale fino alla completa sanificazione, l’attività del reparto di cardiologia dell’ospedale Umberto I di Enna dove lavora il medico catanese affetto da Covid-19.

Sono in corso riscontri epidemiologici su una ventina di persone, tra medici e infermieri, e si sta lavorando per trovare personale di rinforzo per riattivare i servizi in reparto.

Ospedale Enna, controlli anche su una dottoressa

Una dottoressa del reparto di cardiologia dell’ospedale di Enna è stata ricoverata nel reparto di Malattie infettive dello stesso nosocomio ed è stata sottoposta ai tamponi per il coronavirus.

Sarebbe una collega del medico che è in quarantena nella sua casa di Catania, e che sarebbe asintomatico.

Nelle prossime ore dovrebbero arrivare le risposte delle analisi.

Coronavirus, l’Aiop Sicilia, “Nostre strutture a disposizione”

PALERMO – Gli ospedali privati siciliani mettono a disposizione posti letto e reparti di terapia intensiva alla luce della situazione di emergenza sanitaria italiana, dovuta alla diffusione del Coronavirus.
Ad annunciarlo l’Aiop regionale, ribadendo che “la componente di diritto privato del Sistema sanitario regionale è pronta a mettere a disposizione le proprie strutture per combattere l’epidemia, cosìcome rappresentato in varie occasioni”.

L’Associazione italiana ospedalità privata, infatti, “ha già prontamente diffuso presso le aziende sanitarie associate le direttive nazionali e regionali finalizzate al contenimento del virus e si è adoperata per il pieno coinvolgimento di tutte le proprie risorse e professionalità a tutela della salute pubblica”.
Al fine di offrire il loro contributo per fronteggiare l’attuale momento critico e collaborare con la Regione, gli operatori della sanità privata si dichiarano “pronti a porre in essere tutte quelle azioni che saranno ritenute utili ed efficaci per contrastare il propagarsi del virus e prestare le cure più efficaci ai cittadini”.
“Siamo consapevoli che combattere questo virus significhi assumersi un grosso impegno, ma riteniamo che tutti gli operatori della sanità, a tutti i livelli, debbano responsabilmente offrire il loro contributo per rispondere, con un’azione sinergica, alle esigenze della cittadinanza in un momento emergenziale. è dunque per questo motivo – dice il presidente di Aiop Sicilia, Marco Ferlazzo – che rappresentiamo tutta la nostra disponibilità a collaborare con l’assessore regionale della Salute Ruggero Razza, al quale esprimiamo la nostra solidarietà e il nostro apprezzamento per la competenza, tempestività e lucidità con cui sta gestendo l’emergenza. Ribadiamo, pertanto, che siamo disponibili a mettere in rete le nostre strutture, in quanto parti integranti del servizio sanitario regionale, per decongestionare gli ospedali pubblici e gestire eventuali pazienti nei posti letto di Terapia intensiva, per acuti o post acuti di cui disponiamo e che fanno parte della rete ospedaliera regionale”.

“Siamo convinti – aggiunge Ferlazzo – che soltanto attraverso una solidale risposta all’emergenza da parte di tutte le componenti del sistema sanitario regionale e con una larga diffusione dei corretti comportamenti da parte di cittadini, si potrà contenere e superare questo grave momento di difficoltà per il Paese”.