Home » Coronavirus, Roberto Saviano,”La Sanità lombarda ha fallito”

Coronavirus, Roberto Saviano,”La Sanità lombarda ha fallito”

Coronavirus, Roberto Saviano,”La Sanità lombarda ha fallito”

Lo scrittore, “Fontana strumento dei potentati. Errori immensi”. De Falco, “nelle Rsa lombarde anziani abbandonati al loro destino”. Volano le firme della petizione on line che chiede un commissario e scendono in campo anche le Sardine

Monta il movimento che, in tutt’Italia ma in particolare al Nord, punta al commissariamento della Sanità lombarda alla luce di quanto sta emergendo dalle inchieste condotte dalla magistratura in particolare sulla situazione nel Pio Albergo Trivulzio e nelle altre residenze assistite per anziani.

Le Sardine per il commissariamento

Anche il Movimento delle Sardine ha scritto al premier Conte per chiedergli di commissariare la Sanità Lombarda.

“Siamo qui a scriverle di responsabilità”, sottolineano, ricordando come “il modello Lombardo, quello che il fumo della propaganda ha venduto come esempio di eccellenza, quello che in questi anni ha basato la Sanità sul concetto di business ha palesato le sue carenze, le sue fragilità e ha fallito. Siamo certi di non creare scalpore quando affermiamo che la gestione politica dell’emergenza posta in essere dalla Regione Lombardia si sia rivelata gravemente inadeguata”.

Volano le firme della petizione on line

La petizione lanciata sulla piattaforma Change.org da Milano 2030 per chiedere un commissario ad acta per la Sanità lombarda, ha superato le cinquantaseimila firme, mentre si moltiplicano gli attacchi sui social contro l’operato del presidente della regione Lombardia Attilio Fontana e dell’assessore al Welfare Giulio Gallera.

Gabanelli-Ravizza, perché la strage lombarda?

Ma già da giorni la stampa chiedeva conto e ragione ai due: “Sarebbe ragionevole che il governatore Attilio Fontana e il suo assessore alla Sanità Giulio Gallera spiegassero onestamente perché in Lombardia c’è stato, e continua ad esserci, un numero di decessi così alto rispetto al Veneto e all’Emilia-Romagna, dove l’epidemia è partita quasi contemporaneamente” si sono chieste Milena Gabanelli e Simona Ravizza sul Corriere della sera.

Caduti due miti, Sanità lombarda e inefficienza meridionale

“Le storie crude, dai reparti Covid degli ospedali, raccontano la caduta contemporanea di due miti: il primato della sanità lombarda, l’inefficienza di quella meridionale. È stato il Sud ad aiutare il Nord, a praticare con i fatti quella solidarietà nazionale tanto auspicata dal Quirinale in questa drammatica emergenza” ha aggiunto Carlo Porcaro su Il Quotidiano del Sud.

Caruso, “a che serve l’ospedale da 15 milioni?”

E tra le decine di migliaia di tweet collegati all’hashtag #commissariatelalombardia con commenti indignati, ce ne sono due di un giornalista importante come il catanese Alfio Caruso: “Avviso ai domiciliati. La regione che ora vuole aprire è la stessa che ha dormito a Codogno e Alzano, è la stessa che ha messo all’angolo i medici di base, è la stessa che ha mescolato pazienti sani e contagiati, è la stessa che ha mandato al macello gli anziani?” si chiede in un tweet.

Avviso ai domiciliati. La regione #Lombardia che ora vuole aprire è la stessa che ha dormito a Codogno e Alzano, è la stessa che ha messo all’angolo i medici di base, è la stessa che ha mescolato pazienti sani e contagiati, è la stessa che ha mandato al macello gli anziani?— Alfio Caruso (@AlfioCaruso2) April 17, 2020

E in un altro, lo stesso Caruso, aggiunge: “Scusate l’insistenza. L’ospedale inaugurato in Fiera e costato 15 milioni (pazienti 10), a che cosa serve?”.

Scusate l’insistenza. L’ospedale inaugurato in #Fiera, e costato 15 milioni (pazienti 10), a che cosa serve?— Alfio Caruso (@AlfioCaruso2) April 16, 2020

Giannino, “Il conto politico è per Salvini”

E Oscar Giannino, giornalista non certo tenero con Conte, ha scritto: “Eccellenza della sanità lombarda ferita a morte non solo da marea di contagi ma da chi non ha saputo gestirla. Le cifre dei deceduti parlano tragicamente. Dureranno anni, questi processi. E il conto politico è per Salvini”.

Eccellenza della sanità lombarda ferita a morte non solo da marea di contagi ma da chi non ha saputo gestirla. Le cifre dei deceduti parlano tragicamente. Dureranno anni, questi processi. E il conto politico è per Salvini pic.twitter.com/zyTxyN7KAT— Oscar Giannino (@OGiannino) April 12, 2020

Salvini e la debolezza di credersi invincibili

Nonostante l’evidente fragilità della Regione Lombardia, Matteo Salvini non ha rinunciato oggi ai toni trionfalistici: “Mattinata di lavoro in Regione Lombardia, obiettivo riaprire in sicurezza, fare uscire di casa i cittadini e far ripartire il Paese, i cantieri, le aziende, i negozi, attività: è quello che chiedono i cittadini, le famiglie, le imprese, i sindaci, i governatori. Siamo fiduciosi che dalla Lombardia parta la rinascita di tutta l’Italia”.

Ieri il capo della Lega Nord Matteo Salvini, in fortissima difficoltà per le risultanze delle indagini sulle Rsa aveva indetto una conferenza stampa via Facebook affermando sostanzialmente che la Lega è forte e vincerà (“la debolezza di credersi invincibili” l’ha definita Roberto Saviano in un articolo su Le Monde) e che bisogna far lavorare in pace Fontana e Gallera: “Qualcuno si è scandalizzato perchè ho parlato di sanatorie e di condoni ma io credo che per ripartire bisogna chiudere con tutte le pendenze del passato, la burocrazia e i controlli poi li faccio alla fine”.

Inutile dire che l’idea del colpo di spugna, ribadito anche oggi, ha sollevato l’indignazione della politica sana.

De Falco, la Giunta lombarda ha abbandonato gli anziani

“La Giunta della Lombardia – ha dichiarato il senatore Gregorio De Falco (quello del “Torni a bordo!” a Schettino) – con una delibera del trenta marzo ha rinunciato a curare i pazienti delle case di riposo con più di 75 anni in ‘presenza di situazioni di precedente fragilità o di più comorbilità’ e aveva anche dato indicazione alle Rsa di non trasferire in ospedale quei pazienti, determinando di fatto di abbandonarli al loro destino”.

Fontana scarica la responsabilità sugli esperti

“Noi abbiamo fatto una delibera – ha risposto Fontana – che è stata proposta dai nostri tecnici. Sono stati i nostri esperti che ci hanno detto che a determinate condizioni, e cioè che esistessero dei reparti assolutamente isolati dal resto della struttura e addetti dedicati esclusivamente ai malati Covid, la cosa si poteva fare”.

De Falco, “Immediata rimozione dei responsabili”

“Non ci si può nascondere – ha aggiunto – lo sgomento che si prova a leggere questi documenti: in circa un quarto delle Rsa lombarde il coronavirus ha decimato i residenti delle case di riposo con livelli di mortalità impressionanti. Questi sono i fatti. Nel chiedere la immediata rimozione o la sospensione dal servizio dei responsabili amministratori tecnici e politici, esprimo profondo cordoglio per le vittime e per quanti hanno sofferto la scomparsa dei propri cari, purtroppo anche in conseguenza di decisioni che sembrano essere state causa di ulteriore sofferenza”.

Saviano, Fontana strumento dei potentati

E oggi Saviano, ospite della trasmissione radiofonica Circo Massimo su Radio Capital, ha rincarato la dose affermando che in questa emergenza sanitaria, “la sanità lombarda ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare. Fontana probabilmente è stato uno strumento dei grandi potentati privati che gestiscono la sanità lombarda e non solo. La Lega si è vantata per anni di aver costruito la migliore sanità d’Europa, e tutto questo in gran parte si è dimostrato falso”.

Sull’articolo di Le Monde, Saviano ha sottolineato: “Il mio attacco non era politico, ho segnalato come Zaia abbia avuto più prudenza e intelligenza nella gestione dell’emergenza. Se dobbiamo ridurre ad una formula non si è fatto condizionare dalle pressioni di Confindustria, e dalla paura di perdere profitti, consensi e quindi finanziamenti. Non è stata una lettura politica, ho considerato gli errori della sinistra, di Sala e Gori”.

Gestione terribile, errori immensi

Per lo scrittore la gestione “è stata terribile”. In questione momento “i responsabili dei comportamenti più assurdi come ricoverare malati dentro le case di cura, sono ancora lì, con il rischio di inquinare le prove. E’ incredibile il ritardo della zona rossa; cambiare continuamente comunicazione: errori politici immensi”. Il modello Lombardia viene studiato in Francia, Spagna e Germania “per non ripeterlo in realtà”.

Riapertura in maggio, “tutta ammuina”

Sull’intenzione annunciata di riaprire il 4 maggio, “la Lombardia sta facendo ammuina per spostare la polemica su altro, ma è una corsa verso il baratro. Da un lato – afferma lo scrittore – è una prassi che mi aspettavo: adesso fa questa scelta salvo poi dire che da Roma non ha avuto direttive e sarà poi questo il tema”.

“La riapertura così come promossa o consigliata è una senza dubbio una follia”, rimarca.

In Lombardia la normalità era il problema

E ancora: “Non bisogna tornare alla normalità perché la normalità era il problema”.

Secondo lo scrittore “il capitalismo, soprattutto europeo, deve comprendere che la sua direzione è completamente sbagliata”. “La storia ci racconta che dopo le pandemie c’è diffidenza, molto di più che dopo le guerre”. Le regole devono cambiare e in questo senso, spiega Saviano, “la pandemia potrebbe rappresentare un’indicazione, l’ultima possibile, per cambiare passo”.