Coronavirus, scuola, si discute sulla Festa dell'ultimo giorno - QdS

Coronavirus, scuola, si discute sulla Festa dell’ultimo giorno

redazione web

Coronavirus, scuola, si discute sulla Festa dell’ultimo giorno

mercoledì 27 Maggio 2020

Il Comitato tecnico scientifico ha opposto un netto rifiuto alla proposta, almeno se si dovesse svolgere nelle classi. La viceministro Anna Ascani ha rilanciato proponendo che si faccia all'aperto. Oggi il dl scuola in aula. Sindacati mobilitati

C’era chi sognava di riabbracciare il compagno di banco, sentito spesso al telefono ma non rivisto da mesi, chi voleva assolutamente salutare l’adorata maestra o il prof autorevole ma sempre pronto ad ascoltare, chi semplicemente sperava in una giornata di baldoria, chi non vedeva l’ora di rivedere finalmente riuniti, tutti insieme, “i fantastici della IV B”.

In molti hanno sperato che la proposta avanzata per prima dalla viceministro Anna Ascani di “salvare l’ultimo giorno di scuola”, sposata da sindaci, genitori, associazioni, opinionisti, uomini di cultura e presidenti di Provincia, fosse realizzabile.

Ma il Comitato tecnico scientifico ha opposto un netto rifiuto: nessun ritorno in classe nemmeno per i saluti.

Anche se la politica potrà poi fare scelte diverse – ha chiarito il coordinatore Agostino Miozzo, nel corso di un incontro avvenuto oggi con i sindacati e il ministero dell’Istruzione – e soprattutto potrebbero essere scelti altri posti certo non le scuole per festeggiare la fine dell’anno scolastico.

Anna Ascani quindi ha rilanciato: “se il Comitato tecnico scientifico non ritiene sia abbastanza sicuro fare incontrare gli studenti delle classi in piccoli gruppi nelle scuole, lavoreremo con gli enti locali e i territori per consentire di farlo all’aperto o in altri luoghi che possano essere adatti”.

“La mia proposta – ha chiarito Ascani – di prevedere l’ultimo giorno di scuola per gli studenti delle classi conclusive della primaria, della secondaria di primo e di secondo grado resta. In un primo momento il Cts aveva negato anche la possibilità dei centri estivi e poi ha giustamente cambiato idea”.

“Noi stiamo proponendo di fare l’ultimo giorno di scuola all’aperto, nei parchi, nelle piazze, in sicurezza: sarebbe un errore negare questa bella opportunità a bambini e ragazzi, soprattutto delle classi di fine ciclo”, si è associato Marco Di Maio, deputato di Italia Viva.
Pronto ad aderire all’iniziativa anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella. A settembre invece le scuole dovrebbero riaprire per tutte seppur con diverse modalità.

A confermarlo anche il ministro della Salute Roberto Speranza: “A settembre senz’altro le scuole riapriranno sicuramente per tutti. In queste ore c’è un lavoro intenso del ministero dell’Istruzione e del Comitato tecnico scientifico perchè questa riapertura avvenga nella massima sicurezza”.

Intanto dalla conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama emerge che l’Aula del Senato ultimerà l’esame del dl Scuola entro domani.

Il testo, il cui esame non è stato ancora concluso dalle commissioni Istruzione e Bilancio, approderà in Aula oggi pomeriggio, con la discussione generale; è prevedibile che verrà posta la fiducia.

Ma i sindacati della scuola sono sul piede di guerra e già hanno annunciato nuove mobilitazioni. Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Gilda Unams), si dicono “del tutto insoddisfatti” delle mediazioni politiche raggiunte fra i gruppi di maggioranza sul concorso per i precari ed hanno inviato in queste ore ai ministeri competenti una richiesta di svolgimento del tentativo di conciliazione, sancendo formalmente lo stato di agitazione della categoria.

“Il Governo apra subito un confronto serio con i sindacati della scuola per concordare i criteri e le garanzie di sicurezza per la riapertura delle scuole”, chiede anche la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017