Coronavirus, Scuola, stop alle lezioni per Pasqua - QdS

Coronavirus, Scuola, stop alle lezioni per Pasqua

redazione web

Coronavirus, Scuola, stop alle lezioni per Pasqua

lunedì 06 Aprile 2020

Obbligatoria la didattica a distanza, ma non dal nove al 14 aprile. Il decreto va in Consiglio dei ministri, Azzolina, responsabilità e serietà. Il nodo Maturità. Forse solo per titoli la stabilizzazione dei precari da tre anni

La didattica a distanza non è più solo consigliata ma diventa obbligatoria: il decreto che contiene le misure in vista della chiusura dell’anno scolastico e degli esami di Stato e di terza media, che dovrebbe essere approvato oggi dal Consiglio dei ministri, prevederebbe, tra le altre, anche questa novità: la didattica a distanza dovrà essere assicurata, utilizzando strumenti informatici o tecnologici a disposizione.

“In corrispondenza della sospensione – si legge infatti nella bozza del decreto – il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche nelle modalità a distanza”.

Per le festività di Pasqua però le lezioni a distanza si fermeranno, dal nove al 14 compresi, il calendario scolastico al momento non è stato modificato, né ci sono indicazioni diverse da parte del Ministero dell’Istruzione.

E’ fatta salva la possibilità delle scuole, data l’autonomia, che si possa decidere qualche giorno di recupero dei giorni di lezione persi nel caso in cui vi sia pieno accordo tra le varie componenti della scuola.

Intanto la bozza del decreto che era circolata nelle ore scorse sarebbe stata oggetto di modifiche. A destare critiche era stata soprattutto la parte in cui si prevedeva che durante lo stato di emergenza il ministro dell’Istruzione non avesse l’obbligo di sottoporre i provvedimenti al Consiglio superiore della pubblica istruzione (Cspi).

“Il parere del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione va ascoltato ma va velocizzato il tempo in cui deve dare risposte. Certo, non possiamo sottrargli prerogative”, ragiona la responsabile scuola del Pd, Camilla Sgambato.

E tra i parlamentari, anche di maggioranza, c’è chi comincia a ragionare anche sulla possibilità che il concorso straordinario per la stabilizzazione dei docenti precari da almeno tre anni si svolga per soli titoli.

E’ quindi possibile che la seconda parte del decreto, che comprende il ruolo del Cspi e i concorsi, venga modificata o addirittura stralciata.

Sembra invece rimanere valido il testo nella parte in cui fissa la dead line al 18 maggio: se per quella data si rientrerà in classe, gli esami di maturità si svolgeranno con lo scritto di italiano il 17 giugno e poi una seconda prova decisa dalle commissioni interne cui farà seguito l’orale. In caso contrario, l’esame si svolgerà unicamente in forma orale in modalità a distanza. Tutti dovrebbero poi essere ammessi a classe successiva, ma con il recupero debiti dal 1 settembre.

“Stiamo preparando un decreto per accompagnare, con responsabilità e serietà, la scuola e i nostri ragazzi verso la fine di questo anno scolastico e l’inizio del prossimo”, fa sapere la ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.

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