Il virologo: "Il dato italiano è altissimo e ci turba. Non possiamo far finta che il virus sia alle nostre spalle se ancora provoca il decesso di oltre 2mila persone al mese"
“C’è un numero che ci turba, ed è quello dei morti. Nell’ultima settimana in Italia 590 persone sono morte di Covid. La settimana prima 533. Ed è un numero altissimo se si pensa che l’anno scorso in media morivano 40 persone a settimana per incidenti stradali. Non possiamo far finta che il Covid sia alle nostre spalle finché uccide oltre 2mila persone ogni mese”. A lanciare l’allarme è il virologo Roberto Burioni, intervenuto a Che tempo che fa da Fabio Fazio su RaiTre.
“Quando si parla di COVID, c’è un numero che ci turba profondamente: i morti. Questa settimana 590. Noi non possiamo fare finta che il COVID sia alle nostre spalle quando uccide oltre 2000 persone ogni mese. Ma chi muore di COVID?”
La nuova lezione di @RobertoBurioni a #CTCF pic.twitter.com/5gxOegcrDf
— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) November 27, 2022
Burioni prova a rispondere a un interrogativo che in tanti si pongono dall’inizio della pandemia. Chi muore di Covid? Una domanda alla quale è difficile rispondere. Ma c’è un report negli Usa che ha chiarito cosa accade lì in attesa di dati italiani. “Si muore per il Covid o con il Covid? A causa del virus o il virus è un elemento accidentale? Negli Usa – spiega Burioni – sono state individuate 3 categorie: nella prima ci sono i morti che hanno il Covid come causa accidentale. Non sono, dunque, morti dovuti al Covid. Poi ci sono morti in un cui il Covid è causa contribuente, come succede a un paziente che ha una grave insufficienza cardiaca, contrae il Covid che aggrava lo stato del suo cuore già affaticato. Poi ci sono i morti per il Covid, senza il quale sarebbero vivi. Sono l’80% al di sotto dei 65 anni e il 77% sopra i 65 anni. Significa che nell’80% dei casi, tutto ciò che evita o cura il Covid potrebbe impedire una parte di questi decessi”.