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Corruzione nella gestione dell’Ipad “Aldisio” di Gela, a giudizio sacerdote e due ex consiglieri comunali

Corruzione nella gestione dell’Ipad “Aldisio” di Gela, a giudizio sacerdote e due ex consiglieri comunali
Il tribunale di Gela

Per l’accusa ci sarebbe stato un accordo corruttivo finalizzato alla gestione privata della storica casa di ospitalità, attraverso la società “La Fenice”

Il gup del tribunale di Gela, Serena Berenato, ha disposto il rinvio a giudizio per il sacerdote Giovanni Tandurella, per gli ex consiglieri comunali Sandra Bennici e Salvatore Scerra e per l’ingegnere Renato Mauro. Le contestazioni a loro carico, mosse dalla procura, riguardano l’inchiesta sulla gestione dell’Ipab (Istituzione pubblica di assistenza e beneficenza) “Antonietta Aldisio”.

Le accuse

Per l’accusa ci sarebbe stato un accordo corruttivo finalizzato alla gestione privata della storica casa di ospitalità, attraverso la società “La Fenice”. Il giudizio a loro carico prenderà il via il prossimo maggio. Sono stati assolti, invece, il notaio Andrea Bartoli e altri nove imputati, giudicati con il rito abbreviato. Il sacerdote, che presiedeva il Cda dell’Ipab, è stato assolto per tre capi di imputazione.