Una donna a Chigi

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martedì 25 Gennaio 2022

Consentirebbe una narrazione diversa anche alla politica, che darebbe fiducia ad una donna che ha già dimostrato grandi capacità, e non ad un simbolo etereo.

Si è parlato in questi giorni di una donna al Quirinale. Si sono aperti dibattiti, appelli, dichiarazioni pelose di tutti i capipartito. Ma è la stanza dei bottoni giusta per fare fare un passo in avanti culturale a questo Paese?

Secondo noi una donna ci vorrebbe a Palazzo Chigi, magari Belloni. Elisabetta Belloni sfugge al grande pubblico, ma è uno dei grandi Commis di Stato, una donna forte e dotata di grandi capacità, per battere i colleghi maschi in ruoli specificatamente riservati a loro. È stata per anni Segretario Generale della Farnesina, il capo di tutti i nostri ambasciatori, dirigendo con piglio fermo la politica estera del nostro Paese. Oggi è, prima volta pure in questo, alla testa del Dis. È il capo dei servizi segreti dell’Italia.

Ma perché meglio una donna alla Presidenza del Consiglio? Perché abbiamo un anno cruciale davanti, per la pandemia, per il PNRR, per la tenuta sociale di questa nazione. E ci vuole qualcuno con capacità di analizzare dossier, avere le giuste informazioni, di grande diplomazia per tenere insieme una maggioranza di unità nazionale. Ci vuole qualcuno che con senso dello Stato, guidi con un atteggiamento neutrale e di problem solving, la cabina di regia di Palazzo Chigi, se non ci fosse più, per elezione o dimissioni, Mario Draghi sulla tolda di comando.

Elisabetta Belloni ha innegabilmente tutte le caratteristiche adatte al ruolo sopradescritto. È neutra, da alto funzionario dello Stato, rispetto ad una maggioranza necessariamente eterogenea come il Presidente Draghi. Ma soprattutto consentirebbe una narrazione diversa anche alla politica, che darebbe fiducia ad una donna che ha già dimostrato grandi capacità, e non ad un simbolo etereo.

Più prosaicamente riuscirebbe anche a comporre, avendo doti diplomatiche superiori al bravo ma rigido Draghi, il puzzle di un nuovo governo che è il prezzo che Salvini, ma pure Letta, gli chiederebbero. Potrebbe riportare un po’ di politica da dove Draghi la escissa.

Sogniamo forse troppo in grande per un paese vecchio ed arcaico? Forse, ma senza una donna prevedo più casini, con la c minuscola, che soluzioni.

Così è se vi pare.

Giovanni Pizzo

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