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Corte conti, Catania, cade interdizione per Bianco ed ex giunta

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Corte conti, Catania, cade interdizione per Bianco ed ex giunta

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giovedì 22 Aprile 2021

Il provvedimento collegiale ha riformato il decreto del giudice monocratico riguardante sindaco e assessori in carica tra il 2013 e il 2018. Bianco, soddisfatto, annuncia il ricorso in appello

L’opposizione al decreto di condanna richiesto dalla Procura della Corte dei Conti nel settembre dello scorso anno presentata dall’ex sindaco di Catania Enzo Bianco e dalla sua giunta ha portato i magistrati contabili della
Sezione giurisdizionale ad accogliere l’annullamento dell’interdizione dai pubblici uffici e a ridurre al minimo la sanzione pecuniaria.

“Accogliamo con soddisfazione – ha commentato con una nota Bianco – il giudizio della Corte dei Conti che ha smontato le principali tesi accusatorie della Procura, seguendo largamente la nostra impostazione difensiva,  sostenuta con efficacia dagli avvocati dei componenti della Giunta. Abbiamo sempre avuto fiducia nella Magistratura. D’altronde la stessa Corte ci aveva dato atto in più occasioni della efficacia delle azioni che abbiamo avviato in campo, per esempio sulle spese del personale, sui costi degli organi politici, sui fitti passivi”.

Il provvedimento collegiale ha riformato dunque il decreto del giudice monocratico riguardante Bianco e i componenti la giunta in carica tra il 2013 e il 2018 e l’allora collegio dei revisori di conti . Per questi ultimi, così come per sindaco e assessori, è stato ridotto il risarcimento danni, ma è stata confermata l’interdittiva dall’attività per cinque anni.

La riduzione della sanzione pecuniaria riguarda, oltre a Bianco, (da 48.000 a 24.339 euro) gli allora assessori: Luigi Bosco (22.148 euro), Rosario D’Agata (22.148), Giuseppe Girlando (22.148 euro), Orazio Antonio Licandro (11.074 euro), Salvatore Di Salvo (22.148 euro), Marco Consoli Magnano di San Lio (25.556 euro), Angelo Villari (22.148 euro), Valentina Odette Scialfa Chinnici (22.148 euro),

Interdizione di cinque e condanne al risarcimento danni al Comune per Natale Strano (10.705 euro), Fabio Sciuto (10.705 euro), Francesco Battaglia (10.705 euro), Massimiliano Carmelo Lo Certo (10.705 euro).
Condannato al pagamento di 7.137 euro anche Calogero Cittadino.

La sanzione pecuniaria è stata ridotta al minimo accogliendo la tesi difensiva secondo la quale il Comune di Catania era già in una situazione critica attestata dalla presentazione del Piano di riequilibrio della giunta precedente, guidata da Raffaele Stancanelli, e anche in ragione della condotta dei funzionari comunali.

“Il dissesto – ha spiegato Bianco – è nato ben prima del nostro insediamento. Tanto è vero che il Comune di Catania aveva dichiarato il predissesto nel 2012, per indebitamenti degli anni 2000. Avremmo potuto dichiarare subito noi stessi il dissesto, scaricando ogni responsabilità. Ma abbiamo voluto tutelare gli interessi della città, evitando il dissesto che sarebbe stato pagato dai creditori del Comune e dalla Città nel suo complesso. I numeri dicono chiaramente che il bilancio è migliorato nei 5 anni della nostra amministrazione. Quindi non c’è stato alcun danno economico per il Comune”.

“Infatti – ha sottolineato l’ex sindaco di Catania – l’accusa non si riferiva a danno erariale, ma solo al fatto che non abbiamo dichiarato il dissesto. Evidentemente il Giudice oggi ha riconosciuto che il dissesto non è addebitabile alla nostra amministrazione ma nasce da un insieme di concause tra cui le pregresse difficoltà finanziarie, che emergevano anche grazie alla nostra azione di trasparenza, cui non si è riusciti a porre rimedio”.

Bianco e la sua giunta hanno annunciato l’intenzione di ricorrere in appello.

“È chiaro – ha detto – che nei prossimi passaggi punteremo ad annullare anche le restanti osservazioni e la residua pena pecuniaria, che è  comunque quella minima, di cui parla la sentenza. In questi mesi ogni passaggio giudiziario ha portato a una attenuazione. Oggi, questo ulteriore importante passaggio di chiarezza e verità sugli anni recenti della storia di Catania”.

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