Corte dei Conti Sicilia, il bilancio dell'attività svolta nel 2021

Corte Conti Sicilia, 126 sentenze emesse nel 2021

web-dr

Corte Conti Sicilia, 126 sentenze emesse nel 2021

Francesco Sanfilippo  |
venerdì 11 Marzo 2022

Il Presidente Lo Presti ha esposto lo stato dell’arte dell’attività della sua sezione nel corso del 2021. I risultati non sono mancati ma restano sul tavolo diverse problematiche

“Nella storia della responsabilità amministrativa, si è passati da un sistema di responsabilità per colpa lieve ad uno per dolo o colpa grave fino ad arrivare al solo dolo. Questo sistema pone in crisi il rapporto di equilibrio che deve esistere fra attività amministrativa e conseguenti responsabilità, la cui limitazione porta a danni che sono a carico della collettività”.

Sono le parole che il Presidente, Vincenzo Lo Presti, ha espresso al nostro giornale per l’inaugurazione dell’anno giudiziario 2022 della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Regione siciliana tenutasi a Palazzo Steri, sede dell’Università di Palermo.

L’attività svolta nel 2021

Il Presidente Lo Presti ha esposto lo stato dell’arte dell’attività della sua sezione nel corso del 2021. I risultati non sono mancati, poiché, in materia di responsabilità amministrativa, la Sezione ha pronunciato 126 sentenze nei confronti di 222 convenuti di cui 93 di condanna, 14 di assoluzione e 19 con altra formula.

A questi vanno aggiunti 3.977 conti giudiziali, di cui 49 in udienza pubblica (con 13 sentenze che hanno posto a carico del contabile addebiti per € 33.950,21) e 3.928 con decreto presidenziale di discarico. Sono state, inoltre depositate dai magistrati 2.985 relazioni di cui 357 con proposta di discarico, 2.618 con proposta di estinzione e 10 con richiesta di deferimento al Collegio.

Infine, in materia pensionistica, sono state emesse 1.175 sentenze di cui 575 di accoglimento, 276 di rigetto, e 324 con altra formula. Sono state anche emanate 498 ordinanze di cui 19 di sospensiva, 479 istruttorie e 4 con altra formula. Tuttavia, questi risultati non cancellato il nodo che è emerso, il pericolo di impunità grazie alla legge n. 108 del 29 luglio 2021. Questa norma proroga le limitazioni della responsabilità amministrativa fino al 30 giugno 2023, seguendo una strada normativa tracciata già dalla legge n. 369 del 20 dicembre 1996.

Quest’ultima riduceva la responsabilità amministrativa alle sole ipotesi di dolo o colpa grave, che la Corte costituzionale aveva pure avvallato con la sentenza n. 371/98.

Perché quest’involuzione? Lo spiega il Procuratore generale della Corte dei Conti, Gianluca Albo: “La logica del legislatore è di allentare la pressione sugli amministratori per favorire la gestione rispetto alla repressione. Tuttavia, questa logica si risolve in concreto in una quasi tendenza al liberi tutti, visto che non c’è più spazio per i controllori”.

Come se non bastasse, è emerso che esistono degli emendamenti in Parlamento per rendere permanente tali modifiche. In pratica, da un lato si riduce l’area del danno risarcibile, dall’altro si potrebbero indurre sensazioni di impunità negli amministratori, portando ad una minore attenzione nella gestione delle risorse pubbliche. Si passerebbe dalla “paura della firma” al “coraggio dell’impunità”, in un momento, forse, non casuale. Infatti, a breve, inizieranno a piovere i fondi previsti dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), di cui la Sicilia avrà 3,45 miliardi, senza dimenticare i fondi del Piano di Coesione.

Non c’è modo di impedire possibili abusi? Il Procuratore Albo ci risponde: “Le modifiche alla legislazione sono già state apportate sotto il profilo della nostra possibilità di intervento, per cui non potranno essere più perseguite le condotte attive per colpa grave fino al 2023, mentre lo potranno essere quelle omissive come quella degli omessi controlli. Ecco perché c’è ancora spazio per la nostra azione”.

Francesco Sanfilippo

Tag:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017