ROMA – La situazione economico-finanziaria dei Comuni del Mezzogiorno è sempre più drammatica, con tre regioni in particolare in cui il quadro appare grave e rischia di diventare addirittura irreversibile. Un dato su tutti: in Calabria il 54%, in Sicilia il 41% e in Campania il 38% degli Enti locali è in Piano di rientro o in dissesto finanziario. A fotografare questa relazione è la “Relazione sulla gestione finanziaria di Comuni, Province, Città metropolitane per gli esercizi 2022-2024”, approvata dalla Sezione autonomie della Corte dei Conti con delibera n. 14/SEZAUT/2025/FRG, che esamina, tra l’altro, i rendiconti di 7.489 enti (di cui 7.392 Comuni), presenti nella Banca dati delle amministrazioni pubbliche della Ragioneria generale dello Stato.
La situazione del Mezzogiorno spicca in una condizione generale nazionale che, nel complesso, è possibile definire in chiaroscuro. “Nel 2024 – si legge nella Relazione dei magistrati contabili – si assiste a una contrazione del numero complessivo delle procedure attivate (64, rispetto alle 75 del 2023), che restano però numerose e mostrano un aumento dei dissesti. In particolare, dal 1° gennaio al 31 dicembre sono state dichiarate 34 procedure di dissesto (il dato più elevato dal 2020) e 30 procedure di Riequilibrio finanziario pluriennale”.
Ci sono però anche dei casi particolari, tanto che la Corte dei Conti parla di “false partenze”: “Due Comuni calabresi – viene evidenziato nel documento – e un Comune campano, infatti, non sono riusciti ad approvare il Piano…

