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VIDEO | “Palestina libera”, fiumi di persone al corteo di Catania contro la guerra a Gaza

Chiara Borzì
Chiara Borzì

“La comunità palestinese è piccola, ma le persone, anche se poche, fanno molto. Noi consideriamo Catania una nostra comunità perché è solidale con noi”. Lo aveva dichiarato l’ambasciatrice palestinese in Italia lo scorso maggio, ospite della Cgil a Catania. Quattro mesi dopo, a Catania, 15mila persone (secondo gli organizzatori del corteo a sostegno di Global Movement to Gaza e della Global Sumud Flotilla) hanno percorso la città al grido di “Palestina libera”.

Gaza, il corteo per la “Palestina libera” a Catania

Il corteo pacifico è partito puntuale dal Porto e ha attraversato via Vittorio Emanuele, offrendo un colpo d’occhio raro per un momento di mobilitazione cittadina. In Piazza Duomo il corteo è stato deviato dalle forze dell’ordine, senza resistenze, verso il lato sinistro della statua dell’Elefante, per evitare il passaggio davanti al Comune.

I manifestanti hanno poi percorso via Garibaldi e svoltato verso via Castello Ursino, fino a raggiungere Piazza Federico di Svevia. Con loro gli esponenti nazionali, regionali e provinciali delle forze progressiste di Partito Democratico, Movimento Cinque Stelle e Sinistra Italiana, insieme alla Cgil regionale, Arci e Cobas. Cinque minuti prima delle 20 il corteo è arrivato a destinazione, sotto il palco con la scritta “Gaza we are coming”.

Gli aiuti umanitari e gli interventi della politica

“La Global Sumud Flotilla è la più grande azione di aiuti umanitari della storia contemporanea. I cortei di Barcellona, Genova e Catania scrivono la storia dell’umanità: di lotta, resistenza e solidarietà verso il popolo palestinese”, hanno dichiarato dal palco gli organizzatori.

Prima della partenza del corteo sono arrivate le dichiarazioni del vicepresidente dell’Ars, Nuccio Di Paola, capogruppo del Movimento Cinque Stelle. Gli esponenti del movimento hanno annunciato di devolvere un milione di euro, frutto delle somme restituite dagli stipendi, per la raccolta di cibo e aiuti.

“Il Movimento Cinque Stelle ha deciso di non voltarsi dall’altra parte, ma di metterci la faccia per dire basta a questo assurdo genocidio. Gli iscritti del Movimento Cinque Stelle hanno scelto – ha spiegato Di Paola – di devolvere un milione di euro dalle restituzioni dei parlamentari nazionali e regionali per l’invio di viveri e aiuti umanitari alla popolazione palestinese. Partirà pure uno dei nostri senatori, Marco Croatti, che si unirà alla Flottiglia. Schifani, invece – ha chiesto il vicepresidente Ars – da che parte sta? Io non ho sentito dire una parola a questo presidente della Regione e a questo governo regionale. Da che parte stanno? Anche loro voltano le spalle?”.

Sul palco sono saliti, seppure fuori scaletta, quattro sindaci che hanno scelto di appoggiare il messaggio lanciato da Catania a favore di Gaza. Sono stati Giovanni Burtone, sindaco del Comune di Sant’Agata di Militello, Alfio Giachino, sindaco del Comune di Troina, Giuseppe Lo Manoca, sindaco del Comune di Barrafranca e Piero Li Volsi, sindaco del Comune di Leonforte.

“Siamo qui per dare un messaggio di speranza – ha dichiarato prendendo voce per tutti il sindaco Burtone -. Ci siamo e ci saremo nelle prossime settimane, anche se saranno difficili. Siamo qui con la fascia, che rappresenta i colori della bandiera italiana, conquistata dai partigiani che hanno dato la loro vita per l’Italia. Vogliamo che l’azione di pace della chiesa venga appoggiata, così come iniziato da Papa Francesco”.

Anche i sindacati e le federazioni uniti contro la guerra

Da Catania è arrivata anche la posizione netta delle federazioni della stampa. La segretaria generale Fnsi, Alessandra Costante, ha dichiarato: “Quanto sta accadendo nella Striscia non è solo la mattanza di giornalisti, ma è l’uccisione di un popolo: fra le vittime del massacro ci sono anche migliaia di bambini e per questo è giusta, corretta e necessaria una mobilitazione di tutta la società e non soltanto di una parte”.

Per il segretario di Assostampa, Giuseppe Rizzuto, a Gaza è in atto un vero massacro di civili inermi. “A Gaza è in atto un massacro di civili inermi, contrario a tutte le leggi internazionalmente riconosciute – ha detto il segretario regionale di Assostampa – una delle vittime di questa guerra è la verità. Chi vuole nasconderla colpisce i giornalisti che hanno il compito professionale di raccontare i fatti”.

Rimandata al 7 settembre la partenza delle imbarcazioni da Catania. Le prime sono sbarcate a Siracusa nel tardo pomeriggio e in serata è previsto l’arrivo delle prime imbarcazioni della flottiglia nel porto etneo. La decisione è stata presa “per garantire la migliore organizzazione e muoverci in pieno coordinamento con le altre imbarcazioni della Global Sumud Flotilla, salpate dalla Spagna con un lieve ritardo dovuto al maltempo”, ha fatto sapere tramite social le associazioni.

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