Nell’Isola 43mila le aziende a conduzione familiare: sono la spina dorsale dell’economia regionale. Realtà che si tramandano di padre in figlio e fungono da “aggregatori di imprese”
PALERMO – Le imprese familiari sono l’asse portante dell’economia europea in generale e, come ben noto, hanno un peso ancora più rilevante nel contesto nazionale: l’Italia si posiziona prima a livello europeo per numero di imprese familiari, che rappresentano oltre l’80% del totale nazionale. Inoltre, il 40% dei primi 100 gruppi italiani per fatturato risultano essere a gestione familiare, esprimendo nel 90% dei casi un CEO interno al nucleo stesso.
In Sicilia le aziende a conduzione familiare sono circa 43mila
In Sicilia, le aziende a conduzione familiare sono circa 43mila, rappresentando la spina dorsale dell’economia regionale. Tra queste, le aziende che si tramandano da padre a figlio rappresentano circa il 76% delle imprese siciliane con oltre tre addetti.
Anche alla luce dei profondi cambiamenti che stanno modificando l’arena competitiva in cui operano (pandemia, digitale, ambiente, incertezza generale del contesto socioeconomico, ecc.), le sfide che le imprese familiari si trovano ad affrontare sono molteplici, e risultano acuite anche da alcune caratteristiche del più ampio tessuto imprenditoriale regionale, tra cui il basso grado di digitalizzazione e formazione e l’insularità.
I fattori da attenzionare sono tanti, a partire dai passaggi generazionali.
Secondo i dati Osservatorio Aub, a livello nazionale solo il 32% delle imprese familiari supera la 1° generazione, una percentuale che si dimezza (15%) guardando alla 3° generazione. Ancora più rilevante il dato secondo cui, nel 71% dei casi delle Pmi a conduzione familiare il passaggio generazionale non è mai avvenuto né è previsto in futuro.
Nonostante ciò, le aziende familiari siciliane ricoprono un ruolo altamente strategico nelle filiere regionali. In particolare, quelle di media-grande dimensioni fungono da aggregatori di imprese, creando attorno ad esse un ecosistema altamente interconnesso, nel quale orbitano realtà di minori dimensioni (Pmi).
I casi virtuosi in questo campo non mancano e riguardano aziende di settori anche molto diversi tra loro, come manifattura, turismo, tessile e retail. In cima alla classifica delle più importanti imprese familiari siciliane in termini di dimensione economica si posiziona il Gruppo Arena, con oltre un miliardo di Euro di fatturato nel 2021 e un percorso di crescita economica costante, con un tasso medio annuo nell’ultimo decennio del 20,3% rispetto allo 0,2% della media delle imprese dell’Isola. Senza dimenticare che, con il passaggio generazionale avvenuto nel 2015, la gestione operativa e manageriale del Gruppo è oggi nelle mani della quarta generazione.
Il Gruppo, che ha da poco traguardato i 100 anni di storia, rappresenta un esempio di eccellenza nel contesto del settore della Grande Distribuzione che, nel 1922, all’epoca dell’ottenimento della prima licenza commerciale da parte del fondatore Cristofero Sberna, era ancora semisconosciuto per l’Isola.
L’avventura imprenditoriale iniziata con la gestione di un commercio all’ingrosso di generi alimentari a Valguanera (Enna), uno dei primi sul territorio, nel corso degli anni ha reso il Gruppo un punto di riferimento per tutto il settore, leader per quota di mercato in Sicilia (17,6%, che sale a 27,2% escludendo i Discount), presente capillarmente su tutto il territorio (e a Reggio Calabria) con più di 180 punti vendita e oltre 3.200 occupati, includendo anche i collaboratori del Gruppo (è la 2° realtà in assoluto nella Regione).