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Cos’è il Poseidon, il drone sottomarino russo “senza rivali”

Cos’è il Poseidon, il drone sottomarino russo “senza rivali”
Vladimir Putin

Vladimir Putin ha annunciato un test “di successo” del sistema e affermato che “non esiste al mondo niente di paragonabile”

Il veicolo subacqueo autonomo a propulsione nucleare rappresenta una delle armi più misteriose e potenti del programma militare russo. Il presidente Vladimir Putin ha annunciato un test “di successo” del sistema e, citato dall’agenzia Interfax, ha affermato che “non esiste al mondo niente di paragonabile” al Poseidon “in termini di velocità e profondità” e che “non c’è modo di intercettarlo”. Le parole del presidente russo non sono verificabili. In assenza di dettagli ufficiali, la portata tecnica e operativa del sistema resta oggetto di stime e analisi indipendenti: qui una scheda con caratteristiche, finalità e confronto con gli armamenti occidentali.

Cos’è il Poseidon: il veicolo subacqueo nucleare russo

Il Poseidon è un veicolo subacqueo senza equipaggio a propulsione nucleare, progettato per operare in modo autonomo a grande profondità. Conosciuto anche come Status-6 o Kanyon nella classificazione NATO, è considerato uno dei progetti più ambiziosi dell’arsenale strategico russo. L’obiettivo dichiarato è rafforzare la deterrenza nucleare della Federazione Russa, introducendo un sistema capace di operare al di fuori dei tradizionali schemi di difesa antimissile.

Le caratteristiche tecniche note

 I dettagli tecnici del Poseidon restano in gran parte coperti dal segreto militare; le cifre seguenti sono stime ricavate da analisi aperte e fonti tecniche:

  • Dimensioni: lunghezza stimata intorno a 20–24 metri; diametro fino a circa 1,6–2 metri.
  • Propulsione: reattore nucleare compatto a bordo che fornisce autonomia molto elevata.
  • Autonomia: stime indicative fino a 10.000 km.
  • Velocità: alcune valutazioni ipotizzano valori molto elevati (citati anche valori teorici fino a ~100 nodi), ma queste stime non sono confermate ufficialmente.
  • Profondità operativa: progetti tecnici indicano capacità operative a grandi profondità, sino a circa 1.000 metri nelle stime pubbliche.
  • Testata: progettato per trasportare una testata nucleare di elevata potenza; valutazioni accademiche hanno ipotizzato rese nell’ordine di megatoni (le cifre variano ampiamente e non sono ufficiali).
  • Vettori: il Poseidon è pensato per essere imbarcato su sottomarini madre specifici (tra cui il Belgorod e unità della serie Khabarovsk), che fungono da piattaforme di lancio e trasporto.

Va ribadito che molte caratteristiche attribuite al sistema derivano da analisi di fonti tecniche e militari esterne e non da rilasci dettagliati ufficiali.

Finalità operative e scenari di impiego

 Il Poseidon è concepito come strumento di deterrenza strategica e di capacità di rappresaglia. Gli impieghi più citati dagli analisti comprendono:

  • Colpire obiettivi costieri ad alta rilevanza strategica, come infrastrutture portuali, basi navali e centri industriali costieri.
  • Assicurare una capacità di “secondo colpo”: cioè la possibilità di infliggere danni significativi anche dopo un attacco strategico avversario.
  • Bypassare sistemi di difesa convenzionali grazie all’azione a grandi profondità e all’autonomia di spostamento.

Alcuni scenari ipotetici — oggetto di dibattito — attribuiscono al Poseidon la capacità di causare onde di marea o contaminazioni costiere in caso di detonazione subacquea di grande potenza; tali ipotesi restano controverse e richiedono valutazioni scientifiche approfondite per verificarne la fattibilità.

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