Così Troina si trasforma in un Museo a cielo aperto - QdS

Così Troina si trasforma in un Museo a cielo aperto

redazione

Così Troina si trasforma in un Museo a cielo aperto

martedì 28 Marzo 2023

Un itinerario turistico multimediale nei quartieri medioevali della città, attraverso un percorso che ha come filo conduttore gli episodi più significativi della storia normanna in Sicilia

TROINA (EN) – Promuovere un progetto di un Museo diffuso all’aperto, attraverso la realizzazione di opere pittoriche della storia normanna sulle facciate degli immobili del centro storico, per creare un itinerario turistico multimediale nei quartieri medievali della città, attraverso un percorso che abbia come filo conduttore gli episodi più significativi della storia normanna siciliana, con particolare riguardo a Troina. Con questo obiettivo, l’Amministrazione comunale ha istituito il Museo diffuso della storia normanna, altro tassello del Sistema museale troinese, concepito nell’ottica di riqualificare e rifunzionalizzare il centro storico attraverso il recupero e la valorizzazione dell’assetto urbanistico dell’antico centro urbano.

Dieci pannelli in maiolica dipinta a mano, realizzati dall’artista troinese Sandro Impellizzeri e collocati tra i caratteristici vicoli del centro storico, lungo l’asse principale di quella che un tempo fu la città-castello medievale, racconteranno le tappe più significative della conquista normanna di Sicilia, traendo spunto dalla celebre Cronaca del monaco benedettino Goffredo Malaterra.

“Come testimoniano le innumerevoli fonti storiche del periodo – hanno evidenziato dal Comune – Troina fu per circa un trentennio residenza privilegiata degli Altavilla e capitale della conquista: qui il Gran Conte Ruggero I vi trasportava il bottino e vi custodiva il tesoro del Regno, riceveva le ambascerie e vi accoglieva papa Urbano II, vi seppelliva il figlio Giordano morto a Siracusa, vi impiantava imponenti opere di fortificazione. La città, in quel periodo, divenne anche un vero e proprio ‘laboratorio’ della politica ecclesiastica dei nuovi sovrani, che vi fondarono la prima sede vescovile siciliana dopo la dominazione araba e, grazie anche al sostegno della nobiltà greca locale, ben quattro tra le più importanti fondazioni monastiche italo-greche siciliane”.

Dal Municipio hanno poi sottolineato come anche sotto il profilo architettonico e monumentale i Normanni lasciarono evidenti tracce, come testimoniano le costruzioni della cattedrale dedicata alla Virgo Puerpera, costruita dai maestri cementarios provenienti dalla Normandia, della chiesa abbaziale di San Michele Arcangelo, che risente degli influssi architettonici benedettino-cluniacensi, e della città-castello.

“Di giorno in giorno – ha detto il sindaco Fabio Venezia – il mosaico del Sistema museale troinese si arricchisce di nuove tessere e acquisisce una fisionomia e un’offerta culturale ricca e eterogenea, come la storia della nostra città. Attraverso un percorso dove ancora è viva l’atmosfera medievale, tra stretti vicoli, sistemi murari, torri difensive e archi ogivali, offriremo al visitatore, al turista e all’appassionato di storia la possibilità di immergersi in un racconto suggestivo e intrigante, per conoscere da vicino non solo gli eventi accaduti a Troina, ma rivivere allo stesso tempo anche una parte di quella storia gloriosa che ha cambiato le sorti della Sicilia”.

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