“Lavoro sinergico tra le istituzioni per promuovere nuovi investimenti e progettualità”. Si tratta di Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro e Cattolica Eraclea
AGRIGENTO – Nasce il progetto “Costa Sicana”, cinque comuni agrigentini insieme per attirare turisti. Si tratta di Porto Empedocle, Realmonte, Siculiana, Montallegro, Cattolica Eraclea, che coopereranno per uno sviluppo fattivo del territorio e per contrastare il fermo causato dal Covid-19.
Si è provveduto alla distribuzione dei ruoli con l’assessore al Turismo Sal Di Betta di Porto Empedocle, il quale ricoprirà il ruolo di rappresentante regionale, invece Enzo Zambito di Siculiana sarà il coordinatore delle associazioni coinvolte nell’Unione.
I Municipi si stanno consorziando per “mettere a profitto le peculiarità geomorfologiche e territoriali per rilanciare quest’area agrigentina della fascia costiera da un punto di vista turistico, sfruttando risorse e progettualità per la valorizzazione e la promozione di cinque comuni marinari”, questo quanto fanno sapere in un comunicato stampa congiunto.
“Oggi – dichiara l’assessore di Porto Empedocle, Sal Di Betta, in un comunicato stampa da lui stesso diffuso – parte un progetto che vede coinvolta un’area della Sicilia che, attraverso un lavoro sinergico e capillare, troverà nuova linfa per spingere investimenti e progettualità che devono avere ricadute benefiche sul territorio”.
“La nostre ricchezze – continua l’assessore al turismo – sono il mare, le spiagge e l’ospitalità, adesso si lavorerà per intercettare i fondi al fine di migliorare i servizi integrati, siamo tutti molto motivati e abbiamo le idee chiare. La Costa Sicana non è un’idea velleitaria ma è invece un progetto che può sostenere piani vincenti – conclude – per promuovere un territorio che deve aprirsi ai mercati emergenti, offrendo innovazione e valorizzando la nostra storia e la nostra identità”.
Innovazione, promozione e ripartenza, le parole chiave di questa idea. Basterebbe unire tutte le città della Penisola per combattere e risollevare una Terra fin troppo divisa dai suoi stessi abitanti.