Costa su depositi scorie radioattive, Rifiuti di bassa intensità - QdS

Costa su depositi scorie radioattive, Rifiuti di bassa intensità

Costa su depositi scorie radioattive, Rifiuti di bassa intensità

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mercoledì 20 Gennaio 2021

“Non c’è nessuna
indisponibilità, per quanto mi riguarda l’importante è arrivare a una
definizione” sul deposito nazionale per i rifiuti nucleari. Lo ha detto il
ministro dell’Ambiente Sergio Costa al question time alla
Camera
, rispondendo ad una interrogazione della deputata Giuseppina
Occhionero
di Italia viva che ha chiesto se il ministro non ritenga opportuno
adottare iniziative per “fermare la procedura di consultazione, ritirare
la pubblicazione della Carta nazionale delle aree potenzialmente idonee”
ad accogliere il deposito “e avviare una revisione della disciplina di cui
al citato decreto legislativo che possa fornire una risposta normativa
all’oggettiva necessità di individuazione del sito, che sia però compatibile
con le aspirazioni e le esigenze delle comunità locali e territoriali,
consentendo anche una procedura di selezione e di consultazione pubblica che
sia libera dai vincoli dettati dall’emergenza pandemica”.

Nel ricordare che si tratta di
“rifiuti di bassa media intensità” che derivano dalla medicina, come
radioterapia ed esiti di Tac, il ministro Costa ha detto che “siamo in una
direttiva europea Euratom che ci impone determinati passaggi e siamo in
infrazione, all’inizio del percorso che ci porta ad infrazione europea perché
ora abbiamo poco più di 20 siti su tutto il territorio nazionale dove
affluiscono questi rifiuti nucleari e che sono siti provvisori invece abbiamo
bisogno di un sito definitivo”.

Il decreto legislativo 31 del 2010, ha proseguito Costa, “pone le
condizioni di ingaggio. Nel 2015 si conclude il percorso tecnico, viene
secretato e ora noi l’abbiamo desecretato. Chiaramente – ha detto ancora Costa
– ora inizia la consultazione. Ho già detto che c’è la mia massima
disponibilità, attendendo gli emendamenti perchè è una modifica del decreto
legislativo 31 e ci vuole una norma”.

Si parla di più emendamenti, ha proseguito Costa,
“c’è la mia massima disponibilità a rivedere nel termine i tempi previsti
per la consultazione pubblica per le verifiche tecniche. Quindi c’è la
disponibilità a uscire dall’infrazione e dare sicurezza al territorio. La
consultazione ci consente di capire quali sono gli aggiornamenti. Non c’è
nessuna indisponibilità, per me importante a arrivare a una definizione”.

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