Costi del servizio idrico in primo piano, appello dei sindacati ai sindaci nisseni - QdS

Costi del servizio idrico in primo piano, appello dei sindacati ai sindaci nisseni

Liliana Blanco

Costi del servizio idrico in primo piano, appello dei sindacati ai sindaci nisseni

martedì 25 Giugno 2019

Nel mirino le nuove tariffe, che avrebbero comportato aumenti notevoli per famiglie imprese. La Cisl si è rivolta ai primi cittadini della provincia chiedendo una rapida istituzione dell’Ati

CALTANISSETTA – I costi legati al servizio idrico in provincia sono nuovamente finiti sotto la luce dei riflettori. A detta dei sindacati, infatti, le tariffe sono in aumento, mentre il Comitato di controllo atteso da tre anni non si è ancora insediato.

L’allarme è stato lanciato dalla Cisl che ha condotto uno studio in materia. Secondo quanto evidenziato, la nuova articolazione tariffaria rischia di penalizzare pesantemente i cittadini, con aumenti tariffari ritenuti esorbitanti che porterebbero la media tra le più alte d’Italia.

Nello specifico, secondo la Cisl, le nuove tariffe hanno portato a un aumento del 2,5% e tutto ciò, insieme all’eliminazione di alcune fasce, rischia di ripercuotersi su fasce deboli come quella dei pensionati: chi nel 2018 pagava 27,95 euro per un consumo trimestrale di 10 metri cubi, nel 2019 pagherà con lo stesso consumo 38,01 euro, quindi ben 10,06 euro in più rispetto all’anno precedente.

Ma i sindacati si sono fatti portavoce anche di altre categorie. “Se si considera anche il periodo di crisi che ha colpito le attività commerciali – ha commentato il segretario generale della Cisl, Emanuele Gallo – è palese come quest’ultime siano state vessate dall’aumento vertiginoso delle tariffe. Su un consumo trimestrale di 100 metri cubi si è passati a pagare da 392,65 euro per le grandi attività e da 291,19 euro per le piccole attività a 424,00 euro per entrambi, dunque con un incremento di 31,35 e 132,81 euro.

“Voglio ricordare ai sindaci della provincia di Caltanissetta – ha aggiunto Gallo – l’obbligo di costituire l’Autorità territoriale idrica (Ati), soggetto che deve governare l’autorità d’ambito per il servizio idrico integrato nei rapporti con Caltacqua”.

Il gestore del servizio idrico, Caltaqua, ha da sempre evidenziato come il lavoro svolto in provincia interessi anche l’intervento sulla dotazione infrastrutturale, gravemente carente. Di alcuni lavori giù avviati abbiamo dato conto nei giorni scorsi, mentre altri sono prossimi al via.

Strade diverse, ma che devono condurre a un obiettivo comune: restituire ai cittadini un servizio sempre più efficiente e al minor prezzo possibile.

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