Aveva costretto i dipendenti a votare il figlio alle elezioni del 2019. Con questa accusa gli agenti della Digos di Foggia e della Polizia postale hanno eseguito una ordinanza applicativa della misura interdittiva del divieto temporaneo di contrattare con la pubblica amministrazione e del divieto temporaneo di esercitare attività di impresa e di ricoprire uffici direttivi a carico di un ex presidente di una società cooperativa, concessionaria di un appalto pubblico relativo alla fornitura di servizi per gli asili nido comunali.
Dalle indagini, scaturite da un esposto di una persona che avrebbe denunciato lo sfogo di un dipendente, è emerso che l’uomo, avvalendosi della sua carica sociale e del suo ruolo di datore di lavoro, avrebbe minacciato le lavoratrici, prospettando loro un licenziamento e mancato rinnovo contrattuale, nel caso in cui non avessero votato per il proprio figlio.
L’imprenditore è accusato di violenza o minaccia a un pubblico ufficiale o a un incaricato di un pubblico servizio, violenza o minaccia per costringere a commettere un reato, istigazione alla corruzione, violenza privata, violenza o minaccia a un elettore.

