Covid-19 e ozonoterapia, parla il medico trapanese Cosentino - QdS

Covid-19 e ozonoterapia, parla il medico trapanese Cosentino

redazione

Covid-19 e ozonoterapia, parla il medico trapanese Cosentino

lunedì 25 Maggio 2020

Il professionista spiega che l’ozono non ha alcun effetto collaterale e che sono soltanto tre le controindicazioni nel caso di utilizzo nell’auto-emo-infusione: la gravidanza, il favismo e l’ipertidiroidismo. I pazienti non devono sospendere l’uso di farmaci. La volontà di collaborare per la sperimentazione scientifica

«L’ossigeno-ozono
terapia è una tecnica che potrebbe essere di ausilio per combattere il
Covid-19. A nulla serve investire milioni di euro per il vaccino, perché il
coronavirus cambia velocemente e non dà immunità, piuttosto sarebbe opportuno
impiegare il denaro in altre forme di ricerca, innovative e meno dannose per
l’organismo».

E’ questo, in
sintesi, il contenuto, argomentato da elementi scientifici, di due video che il
dottor Francesco Cosentino, medico chirurgo di Trapani,
componente dell’AIRO, l’Accademia Internazionale di Ricerca in Ossigeno
Ozono Terapia, ha pubblicato su youtube e sui suoi profili social (visionabili
cliccando sui seguenti link:  https://youtu.be/PTZSNWGo-iI;
 https://youtu.be/5AuWOEibsGA)

«Il covid-19-
spiega il dott. Cosentino- è un virus che muta e  ha un’aggressività
superiore a quella dell’influenza. Tant’è che fa parte della famiglia dei
coronavirus, virus che hanno convissuto sempre nel nostro corpo. 
All’inizio non si è capito che provocasse una CID, Coagulazione Intravascolare
Disseminata, ossia una trombo embolia  venosa. In pratica, il sangue si
coagulava dentro i vasi venosi, di conseguenza si formavano dei trombi che
impedivano gli scambi gassosi, quindi il passaggio di ossigeno a livello
polmonare. Tant’è che 9 pazienti intubati su 10, morivano».  

Il medico
 trapanese poi stigmatizza l’operato del Governo riguardo ai  fondi
stanziati, circa 140 milioni di euro, per finanziare alcune associazioni ed
istituti di ricerca per lo studio del vaccino anti Covid.

«Il coronavirus
non dà immunità, cioè non fa produrre gli anticorpi  che non fanno più
ammalare di questa patologia; infatti chi fa il vaccino anti-influenzale può
prendere l’influenza tante volte. Il prof.  Anthony Fauci, il gota della
sanità vaccinale americana, ha spiegato che per individuare e testare il
vaccino ci vogliono 12/18 mesi e che non è garantito l’effetto, proprio perché
il Coronaviurs muta velocemente. Perché sprecare tutto questo denaro e non
sostenere, invece, altri tipi di ricerca?»

Sempre nei due
video pubblicati sui social,  il dottor Cosentino parla di due
sperimentazioni contro il Coronavirus che starebbero dando buoni risultati:
l’utilizzo del plasma immune, sperimentato dal dottor De Donno, primario del
reparto di pneumologia dell’ospedale di Mantova, e la grande autoemoinfusione,
soffermandosi su quest’ultima tecnica che si avvale dell’ozonoterapia.

«L’ozono, che è un
gas contenuto nell’atmosfera, ha delle spiccate proprietà ossidanti. Interviene
nell’ossigenazione dei vari organi e tessuti e ha anche una funzione
antibatterica, antivirale e antifingina. La grande autoemoinfusione consiste
nel prelevare 200 cc di sangue dalla vena del braccio del paziente che viene
mescolato con una miscela di ozono, prodotto da un apposito macchinario medico
a marchio CE; dopodiché, il sangue ozonizzato verrà fatto defluire, sempre
tramite un circuito chiuso, nella vene del paziente  distribuendosi in
ogni parte dell’organismo. Come interviene sul Covid? La grande
autoemoinfusione svolge tre funzioni nei confronti del virus: la funzione
virustatica, cioè inattiva il virus, migliora il microcircolo, polarizza i
globuli rossi rendendo il sangue più fluido, e interviene anche
nell’influenzare  i meccanismi di ossido-riduzione, che consentono alla
cellula di difendersi».

Ed ancora,
spiegando la composizione del virus,  chiarisce in che modo  l’ozono
riesca a inibirlo.

«Il virus
dell’influenza è un filamento di materiale genetico avvolto da una capsula
lipoproteica (capside). E’ un microorganismo che per potersi replicare deve
entrare dentro la cellula. Se il virus si trova fuori dalla cellula, l’ozono
agisce a livello del capside impedendo di attecchire nella cellula ospite e
stimola il sistema immunitario che non lo riconosce come proprio e quindi lo
elimina. Se il virus è, invece, penetrato all’interno della cellula, l’ozono,
attraverso l’ossidazione mitocondriale, stimola la cellula stessa a produrre una
serie di mediatori chimici, tra cui l’interferone, che hanno lo scopo di
provocare l’inattivazione del virus attraverso la produzione di sostanze
antiossidanti».

Il professionista
trapanese spiega anche che l’ozono non ha nessun effetto collaterale e che sono
soltanto tre le controindicazioni nel caso di utilizzo nell’auto-emo-infusione:
la gravidanza, il favismo e l’ipertidiroidismo.  Specifica, inoltre, che
si possono trattare i pazienti senza sospendere l’uso dei farmaci. Infine, da
socio dell’ Accademia Internazionale di Ricerca in Ossigeno Ozono Terapia
manifesta la volontà di collaborare per la sperimentazione scientifica.

«L’AIRO,
presieduta dal prof. Dario Apuzzo, e di cui io faccio parte,  si era
offerta di fare delle sperimentazioni negli ospedali mettendo a disposizioni i
macchinari e la nostra opera. Purtroppo ci sono state delle forti resistenti
nei nostri  confronti. Eppure ci sono delle tecniche innovative che stanno
dando buoni risultati. Ritengo che bisognerebbe investire in ricerca, ad esempio
in nutraceutica o sul potenziamento del sistema immunitario. Non è necessario
arrivare ai vaccini, che  sono sostanze tossiche, che contengono cellule
di feti abortiti, piccole tracce di mercurio e grandi tracce di alluminio ed
anche formaldeide, sostanza tossica bandita dall’OMS nel 2004».

Articoli correlati

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017