Covid 19, Sileri su Inghilterra-Ucraina e variante Delta - QdS

Covid 19, Sileri su Inghilterra-Ucraina e variante Delta

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Covid 19, Sileri su Inghilterra-Ucraina e variante Delta

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giovedì 01 Luglio 2021

"La partita si può anche vedere in tv. Tracciamento e vaccini sono le armi per contrastare la diffusione della variante Delta del virus SarsCoV2", le parole del sottosegretario alla Salute.

La partita va disputata, ma si può guardare anche in tv perchè la regola sulla quarantena va rispettata: lo ha detto il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, a proposito della partita tra Inghilterra e Ucraina in programma sabato a Roma, intervenendo nella trasmissione “L’Italia s’è desta” di Radio Cusano Campus.

“Certamente la partita va disputata, ma si può vedere anche in tv. Laddove ci sarà qualche variante che può creare problemi – ha detto Sileri – bisognerà attuare delle restrizioni, non dimentichiamoci che siamo in guerra e quando c’è un nemico schierato che usa una strategia per attaccarti tu devi adattare ogni volta la tua strategia”.

Il sottosegretario ritiene “giusto fare l’Europeo itinerante” ed “è chiaro che devono essere modulate alcune azioni: se hai una variante più insidiosa devi mettere qualche restrizione. Come ha detto il governo britannico: guardate la partita a casa senza muoversi. C’è una regola che impone la quarantena e va rispettata. Il virus cambia e anche noi dobbiamo essere in grado di cambiare strategia. Sulla finale nel Regno Unito, Sileri ha osservato: “valutiamo bene. E’ chiaro che una finale non puoi spostarla dall’oggi al domani, però puoi ridurre il flusso di persone, fare un doppio tampone, mettere una quarantena per chi ha visto la partita allo stadio”.

Tracciamento e vaccini sono le armi per contrastare la diffusione della variante Delta del virus SarsCoV2, ha poi proseguito il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri nella trasmissione “L’Italia s’è desta” di Radio Cusano Campus.

“Dobbiamo rallentare l’ingresso della variante Delta, rafforzare ulteriormente il tracciamento e andare avanti con la vaccinazione”, ha detto.

“Già con la prima dose si è protetti, ma non in maniera completa, lo dimostra il fatto che nel Regno Unito chi si infetta è chi non si è vaccinato o chi ha fatto solo la prima dose. Quindi – ha osservato – è necessario completare la vaccinazione. L’Australia sta avendo problemi perché ha solo un 5% della popolazione che ha completato il ciclo vaccinale”.

Sileri ha osservato inoltre che “è molto improbabile finire in ospedale se si è vaccinati, o non ti ammali o ti viene una forma molto più leggera della malattia, è chiaro che purtroppo ci sarà sempre qualcuno che correrà qualche rischio anche con la vaccinazione, il rischio zero non esiste.

Qualcuno ha detto che la variante Delta elude il vaccino, questo è falso, non elude il vaccino ma bisogna fare due dosi per essere protetti”. Infine, a proposito della campagna vaccinale, il sottosegretario ha detto che “è previsto un lieve calo nelle forniture, qualche regione potrebbe avere qualche sofferenza ma sarà transitoria.

Quello che mi preoccupa – ha rilevato – è un calo nella richiesta di vaccini, perché quando si sarà raggiunta un certa percentuale, ci saranno persone che non vorranno farsi il vaccino, oppure decideranno di attendere il ritorno dalle ferie e questo è un errore. Dunque questa carenza sarà tamponata da una minore richiesta di prime dosi. Spero di sbagliarmi, ma temo ci sarà un calo nella richiesta di vaccinazione”.

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