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Covid: Arci Sicilia, terzo settore abbandonato

Covid: Arci Sicilia, terzo settore abbandonato

“La crisi pandemica ha messo a dura prova sia un già debole sistema economico e sociale, aumentando le povertà, sia le prospettive di chi immaginava e sperimentava nuove forme di sviluppo. È innegabile l’aumento del numero di persone condannate all’irregolarità e la conseguente difficoltà di riconoscere diritti e dignità a chi, già ai margini della società, è stato ulteriormente immiserito dalla pandemia.

In questo quadro, grazie ad una enorme disponibilità economica, le organizzazioni mafiose hanno prosperato e continuato a fare affari, condizionando il mondo della politica e dell’imprenditoria”. Lo sostiene l’Arci Sicilia in un documento. “È evidente che tutto il mondo del terzo settore sia abbandonato a sé stesso senza interventi reali di sostegno – si legge nel documento – Tante realtà, anche della rete Arci, rischiano di non poter ricominciare dopo questa fase pandemica. Serve costruire reti sempre più larghe che sappiano elaborare politiche di cambiamento nei nostri territori”.

Arci Sicilia “è disponibile ad avviare a vari livelli momenti di confronto ed elaborazione che possano contribuire a costruire tale progetto”.